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Gallo,'temo che l'immunità anti-Covid non duri'

Infettivologia Redazione DottNet | 27/05/2020 21:03

Puntiamo sul vaccino antipolio. Ippolito, è un'ipotesi senza prova di efficacia

L'immunità che darebbe un futuro vaccino anti-Covid potrebbe non essere duratura mentre un'altra immunità potrebbe arrivare dal vaccino antipolio che potrebbe fornire una protezione dal nuovo coronavirus SarsCov2. Sono le tesi espresse dal virologo e immunologo americano Robert Gallo.  Affermazioni considerate però "solo ipotesi senza prova di efficacia" dal direttore dell'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Spallanzani', Giuseppe Ippolito. Che stigmatizza: senza studi scientifici "non si può dire nulla". L'idea di Gallo è che, oltre ad un potenziale vaccino anti-Covid per il quale sono in corso varie sperimentazioni senza che al momento si abbia alcuna certezza, ci sia "un'altra possibilità e che ci siano altri tipi di protezione a livello endemico che assicurano una sorta di immunità innata alla popolazione".

È quel che "proponiamo di fare con il vaccino antipolio per via orale che - ha affermato - costa poco ed è disponibile". Quanto ad un potenziale vaccino come possibile strategia di protezione dal nuovo coronavirus, "credo che saremo esposti ad altri ceppi del virus e temo che l'immunità generata dal vaccino non sia duratura, perché ravvisiamo analogie tra le strutture proteiche peplomeri del coronavirus e quelle dell'HIV.

E gli anticorpi nel caso dell'HIV non sono duraturi".  Tesi che Ippolito accoglie rimarcando, appunto, l'assenza al momento di studi scientifici a sostegno. "Quando ci sarà uno studio scientifico randomizzato controllato allora potremo parlare, ma fino ad allora si tratta solo di ipotesi senza prova di efficacia", ha commentato. Ogni giorno, ha rimarcato il direttore scientifico dello Spallanzani, "siamo sommersi da ipotesi, ma senza uno studio e delle prove, è una delle tante idee senza sufficiente documentazione scientifica". Finchè non sarà pubblicato uno studio in merito, ha ribadito, "non si possono fare ipotesi di efficacia". Secondo Ippolito, "siamo ancora in una fase di conoscenza limitata del nuovo coronavirus.  Quindi, tutte le ipotesi scientifiche sono buone ma c'è bisogno poi di studi di grandi dimensioni. In mancanza di questi non si potrà dire nulla, ovvero senza prove documentali si tratta solo di ipotesi scientifiche e non significa siano la soluzione".

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Riferendosi quindi ai timori espressi da Gallo circa la breve durata di una eventuale immunità derivata da un futuro vaccino anti-Covid, ancora una volta Ippolito ha rimarcato l'assenza di studi scientifici in merito a tale ipotesi. Al contrario, ha spiegato, "un lavoro di recente pubblicazione ha evidenziato un coinvolgimento di un tipo di immunità, l'immunità cellulare T, rispetto alla Covid-19. Il coinvolgimento dell'immunità T - ha aggiunto - ci fa sperare in una risposta. Se tale immunità funzionasse, i vaccini che stimolano la risposta immunitaria T potrebbero essere importanti. Vediamo cosa succede". Il fatto è che "in questa emergenza pandemica - conclude - troppo spesso si danno informazioni senza avere sufficienti certezze".

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