Cossolo: "La misura è in linea con le richieste avanzate da Federfarma per andare incontro ai bisogni dei pazienti"
Federfarma esprime massima soddisfazione per l’approvazione, da parte della V Commissione Bilancio della Camera, dell’emendamento al cosiddetto Dl Rilancio finalizzato a favorire la dispensazione da parte delle farmacie di medicinali solitamente distribuiti direttamente dalle strutture pubbliche. "La misura è in linea con le richieste avanzate da Federfarma per andare incontro ai bisogni dei pazienti, in particolare di quelli più fragili come gli anziani e i malati cronici e agevola le famiglie” afferma Marco Cossolo, presidente Federfarma.
L’emendamento, (presentato da Fratelli d’Italia, primo firmatario Marcello Gemmato, da Forza Italia, primo firmatario Andrea Mandelli, da Movimento 5 Stelle e PD, primo firmatario Giorgio Trizzino) - ricorda una nota di Federfarma - prevede infatti che, dal 1° ottobre prossimo, le Regioni possano affidare alle farmacie, in regime di distribuzione per conto (dispensazione da parte delle farmacie di farmaci acquistati dalle Asl), la dispensazione dei medicinali attualmente erogati direttamente dalle strutture pubbliche, destinati al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale o consegnati al momento della dimissione ospedaliera per garantire la copertura del primo ciclo di terapia.
Federfarma - prosegue la nota - auspica che, una volta approvata definitivamente la legge, si arrivi tempestivamente all’emanazione del decreto ministeriale volto a garantire l’effettiva attuazione di quanto previsto dall’emendamento e conferma fin d’ora la propria massima disponibilità a collaborare con il ministero della Salute alla definizione delle modalità attuative della norma, come previsto dal testo approvato.
"Il nuovo emendamento - commenta ancora Cossolo - apre la strada a un processo volto a riportare entro limiti fisiologici la distribuzione diretta attraverso un graduale e costante trasferimento alla dispensazione in farmacia di medicinali, oggi erogati da ospedali e Asl, che non richiedono particolari cautele in fase di somministrazione. Questo, oltre a facilitare l’accesso ai farmaci da parte dei pazienti, consentirà di garantire al Ssn un miglior controllo del corretto utilizzo dei farmaci e del livello di aderenza alla terapia da parte del paziente, grazie al monitoraggio professionale effettuato dalle farmacie".
“L’unico percorso prevede due passaggi: l’individuazione di un aumento salariale sostenibile per le farmacie private, e la successiva immediata apertura di una trattativa di livello regionale"
"Inaccettabile la posizione di Federfarma che ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni"
La principale causa dell'attuale stallo nelle trattative riguarda la divergenza tra le richieste salariali dei sindacati, che propongono un aumento di 360 euro lordi mensili, e la proposta di Federfarma
I candidati devono presentare la domanda di ammissione alla prima sessione non oltre il 30 giugno 2025
Screening (6.275) e monitoraggio all’aderenza terapeutica (824) i più richiesti
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