E' la tecnica usata, per la prima volta in Europa, all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino su un paziente di 85 anni
Un tumore al polmone curato seguendone il movimento durante la respirazione in modo da irradiare solo la parte malata e risparmiare i tessuti sani. E' la tecnica usata, per la prima volta in Europa, all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino su un paziente di 85 anni al quale era stata diagnosticata una neoplasia allo stadio iniziale. L'uomo non avrebbe potuto essere operato, data l'età e la grave compromissione della funzionalità respiratoria. I medici della Radioterapia, diretta dal professor Umberto Ricardi, hanno così deciso di utilizzare la tecnologia di ultima generazione per il 'tracking' respiratorio, che consente di monitorare il movimento del tumore durante il trattamento radioterapico e di adattare di conseguenza i fasci di irradiazione.
Va evitato l'uso eccessivo in quanto le radiazioni provenienti dalla diagnostica per immagini potrebbero essere responsabili del 5% di tutti i casi di cancro all'anno, come tumori ai polmoni, al seno ed altri tipi di tumori
Cinieri: "Sono problemi che interessano quasi tutte le patologie oncologiche"
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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