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Televisita: la Commissione Salute pubblica le linee guida

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/07/2020 21:55

Le linee d’indirizzo, che saranno sottoposte lunedì ai governatori, dettano le regole omogenee per l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali a distanza

Avanti piano, ma la televisita comincia a diventare realtà. La Commissione Salute ha messo a punto un documento con le regole omogenee per l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali a distanza con l'indicazione di modalità, orari e tarfffe. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Innovazione digitale in Sanità del Politecnico solo il 4% dei medici specialisti e il 3% dei medici di medicina generale hanno utilizzato soluzioni di televisita, nonostante l’interesse per questo tipo di servizio sia elevato (rispettivamente il 38% e il 50% vorrebbero utilizzarle). Per quanto riguarda altri strumenti di comunicazione medico-paziente, solo il 10% dei medici specialisti e il 18% dei medici di medicina generale utilizza piattaforme di comunicazione certificate, nonostante ci sia un forte interesse verso questi strumenti.

Molto più diffusi gli strumenti «per il consumatore» che, tuttavia, non nascono per questo scopo e non dovrebbero essere utilizzati per condividere informazioni «sensibili»: il 57% dei medici specialisti e il 64% dei medici di famiglia utilizza WhatsApp e lo fa per condividere documenti (67% in entrambi i casi) e informazioni di natura clinica (60% e 57%) con i propri pazienti. Il Future of Health Index 2019, un’indagine su medici e altri operatori sanitari in 19 Paesi, identifica cinque ostacoli all’adozione diffusa della «telehealth» a livello globale: modelli obsoleti di rimborso e pagamento; atteggiamenti culturali; mancanza di incentivi finanziari; politiche restrittive e infrastrutture tecnologiche inadeguate, come l’accesso alla banda larga. Insomma, sembra di poter dire che almeno dal punto di vista degli ostacoli all diffusione della sanità digitale l’Italia sia in buona compagnia.

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Le televisite, quando il professionista medico ritiene possano essere effettuate in sicurezza, sostituiscono le visite tradizionali, a tutti gli effetti. Se una televisita non riesce a sostituire in tutto la visita tradizionale, la televisita verrà completata, senza ulteriori oneri, in modalità tradizionale. Le Aziende Sanitarie Regionali inoltre, possono avviare sperimentazioni su servizi di telemonitoraggio e teleriabilitazione. Da qui il documento della Commissione Salute, come riposta Quotidiano Sanità.

Le prestazioni erogabili. Sono erogabili in Televisita le prestazioni ambulatoriali che non richiedono l’esame obiettivo del paziente (tradizionalmente composto da ispezione, palpazione, percussione e auscultazione) ed in presenza delle seguenti condizioni:

- il paziente è inserito in un percorso di follow up da patologia nota
- il paziente è inserito in un PDTA formalizzato in Azienda, o a livello regionale
- il paziente necessita di monitoraggio, conferma, aggiustamento, o cambiamento della terapia in corso (es. rinnovo piano terapeutico o modifica dello stesso)
- il paziente necessita di valutazione anamnestica per la prescrizione di esami di diagnosi, o di stadiazione di patologia nota, o sospetta
- il paziente necessita di spiegazione, da parte del medico, degli esiti di esami di diagnosi o stadiazione effettuati, cui può seguire la prescrizione di eventuali approfondimenti, o di una terapia
- ogni altro scenario dove il medico valuti la possibilità di erogare la visita in modalità “televisita”
 
Attivazione Televisita. L’attivazione del servizio di telemedicina richiede l’adesione preventiva del paziente o dal tutore, al fine di confermare tra l’altro la disponibilità di un contatto telematico per la interazione documentale/informativa con lo specialista ed accedere ad un sistema di comunicazione remota secondo le specifiche tecniche e le normative vigenti in materia di privacy e sicurezza.   

Le Televisita può anche essere attivata dallo specialista, in sostituzione della visita già prevista (controllo o altro tipo di visita del PDTA), nella fase di recall dei pazienti prenotati sulle agende dedicate. Il collegamento deve avvenire in tempo reale e consentire di vedere il paziente e interagire con esso, eventualmente, qualora necessario, anche avvalendosi del supporto del caregiver nella gestione della comunicazione.
 
Regole omogenee. Le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano per l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali a distanza condividono il seguente sistema di regole:
- prestazioni: sistema tariffario, classificazione, rilevazione, rendicontazione
- Adesione informata del paziente
- Responsabilità sanitaria durante attività in Televisita
- Comunicazione dell’Esito della prestazione ambulatoriale erogata in modalità Televisita.
 
Prestazioni ambulatoriali a distanza: elementi necessari
Qui di seguito l’insieme degli elementi minimi e sufficienti per realizzare un servizio dotato delle funzionalità che consentano di erogare una prestazione di televisita:
- Caratteristiche di base
- Rete di collegamento sempre disponibile tra medici e pazienti
- Portale web a cui i medici accedono con il proprio account per gestire i pazienti assegnati.
- Accesso alla pagina web da notebook o tablet o smartphone per i sanitari  
- Login dei pazienti semplice, che devono poter accedere al servizio con un loro account, con verifica dell’identità.
- Compatibilità con il GDPR per il trattamento dei dati personali.
La persona si connette alla rete internet con gli strumenti digitali che ha a disposizione (computer, tablet, smatphone).
 
Limiti di applicazione dei servizi in telemedicina a domicilio
Dal momento che non esistono esperienze quantitativamente significative pregresse di utilizzo di tali sistemi, si sconsiglia, a titolo precauzionale, l’utilizzo dei servizi in telemedicina nelle seguenti situazioni:
- Pazienti con patologie acute o riacutizzazioni di patologie croniche in atto;
- Pazienti con patologie croniche e fragilità o con disabilità che rendano imprudente la permanenza a domicilio
Naturalmente, la valutazione finale degli strumenti idonei per il singolo paziente spetta al medico che ne ha la responsabilità.

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