Gimbe: riguarda un milione di persone, il 97% del saldo attivo finisce in quattro regioni del Nord
Per curarsi fuori regione si sono spostati in Italia ben 4,6 miliardi di euro nel 2018: un flusso di soldi, abbastanza costante negli ultimi anni, che scorre dal Sud al Nord del Paese ed è specchio di un fenomeno che, nel 2018, ha interessato ben un milione di cittadini. E' quanto emerge dal report dell'Osservatorio Gimbe "La mobilità sanitaria interregionale". I cittadini italiani hanno il diritto di essere assistiti in strutture sanitarie di Regioni differenti da quella di residenza, determinando il cosiddetto fenomeno della mobilità sanitaria interregionale. Si tratta di uno spostamento di soldi tra regioni che non modifica quanto dovuto dal paziente al Servizio Sanitario. Ciò non toglie che il cittadino paga un costo per questi viaggi della speranza, difficile però da conteggiare.
Anelli (Fnomceo): sia una svolta per la sanità e per i professionisti. Di Silverio (Anaao): Siamo a un bivio, o si investe sull'Ssn o si chiude
Pubblicato il 13 Ottobre sulla rivista scientifica “Molecular Neurodegeneration” lo studio italiano è frutto di una prestigiosa collaborazione multi-istituzionale
Anna Iervolino: Un cambio di passo che ci colloca ai vertici in Italia
Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
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