Trovate poche cellule T "non convenzionali" nel sangue
Chi ha una forma grave di Covid-19 ha alcuni cambiamenti delle cellule immunitarie note come linfociti T "non convenzionali". A dirlo è uno studio francese dell'Inserm e dell'Università di Tours che è stato pubblicato sul Journal of Experimental Medicine. Secondo gli studiosi, proprio il monitoraggio dell'attività di queste cellule nel sangue dei pazienti potrebbe aiutare a prevedere la gravità e il decorso della malattia. La maggior parte delle persone infettate dal virus Sars-Cov-2 presenta sintomi relativamente lievi, ma alcuni pazienti sviluppano una risposta infiammatoria anormale associata al danno polmonare e alla Ards, la sindrome da distress respiratorio acuto, che può portare alla morte. Le cellule T non convenzionali aiutano a controllare la risposta all'infezione virale e si trovano comunemente nei polmoni e in altri tessuti del corpo.
fonte: Journal of Experimental Medicine
Lo studio del direttore del Centro di Allergologia Pediatrica dell'Ateneo napoletano presentato a Glasgow: “Cibi sani e meno plastica per prevenire patologie in età pediatrica”
Lo rivela lo studio Simi-Nutro, pubblicato a giugno dall'European Journal of Internal Medicine e condotto dai membri della Società italiana di medicina Interna (Simi)
Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti