Debutta a Milano l'App per gli Mmg: prenotazioni in tempo reale. Scotti (Fimmg): i dipartimenti di prevenzione delle Asl non sono all'altezza di far fronte alla crescente domanda di test
E' crisi tamponi: la media è di cinque giorni per avere un risultato, ma in alcune regioni, come la Campania, l'attesa è di gran lunga superiore. E proprio per ridurre i disagi i medici di famiglia milanesi avranno a disposizione un'app che consente di prenotare il tampone per tutte le persone che rientrano dai Paesi dell’Unione europea ritenuti ad alto rischio contagio, senza dover attemdere la convocazione da parte dell'Ats. In attesa che questa novità venga estesa al resto del territorio, i pediatri denunciano che cinque sono un tempo "lunghissimo e che rischia di bloccare il Paese, perchè insieme al bambino in attesa dell'esito dell'esame ad essere bloccati sono anche i genitori, che in molti casi non hanno a chi affidare i figli che non possono andare a scuola". E' questa una "criticità grave" che, sbotta il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) Paolo Biasci, evidenzia come Il sistema organizzativo dei tamponi per rilevare l'eventuale positività al SarsCov2 di bambini e ragazzi che frequentano le scuole "non sta funzionando".
"I tempi tra la richiesta del tampone da parte del pediatra e l'arrivo del risultati sono troppo lunghi.
Questa partita, incalza, "si doveva giocare sul territorio ma, in realtà, le Regioni non hanno investito le risorse necessarie". E' cioè "fondamentale - aggiunge - garantire un'effettuazione rapida dei tamponi, con risultati entro le 24 ore". A tal fine, una proposta della Fimp è ad esempio quella di incentivare i punti 'Drive through' per i tamponi rapidi fatti in auto, "in tutte le asl e 7 giorni su 7". Il problema dell'attesa si pone essenzialmente per i tamponi iniziali, quelli che il pediatra è chiamato a prescrivere a fronte di un largo range di possibili sintomi sospetti. Meno complicata appare invece la situazione per effettuare i due tamponi richiesti per attestare la guarigione da Covid, come già previsto dal ministero della salute e ribadito nella circolare del dicastero per il rientro dei bambini a scuola. In questo caso, rileva Biasci, "le asl possono organizzarsi e preventivare i test in anticipo, ed inoltre i bambini positivi al momento risultano essere un numero limitato".
Problemi analoghi anche per i medici di famiglia: "Le attese per avere i risultati dei tamponi - afferma il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale Fimmg, Silvestro Scotti - arrivano anche a 10 giorni. Il fatto è che i dipartimenti di prevenzione delle Asl non sono all'altezza di far fronte alla crescente domanda di test". Altra corsa contro il tempo è quella per i vaccini antinfluenzali: "Quest'anno è bene che si vaccini il maggior numero di bambini possibile per evitare la concomitanza con i sintomi influenzali. I vaccini, però - sottolinea Biasci - nella maggioranza delle realtà ancora non ci sono stati distribuiti". Torna a denunciare la carenza anche il presidente di Federfarma Marco Cossolo: "In Italia mancano 1,25 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale. Tutto il quantitativo prodotto è stato assorbito dalle Regioni per le categorie a rischio e - conclude - mancano le dosi per le categorie attive".
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