Canali Minisiti ECM

Tamponi negli studi medici: comincia il Veneto

Infettivologia Redazione DottNet | 04/10/2020 20:11

I tamponi rapidi antigenici sono simili a quello tradizionali (si usa un bastoncino infilato nel naso) ma danno la risposta in 15-20 minuti

Sarà il Veneto la prima regione dove si potranno effettuare i test rapidi per il Covid dal proprio medico. Farà da apripista alle altre, facendo da esempio e da test sul campo. Il governatore del Veneto ha presentato nei giorni scorsi  il suo piano per potenziare gli screening che sfrutteranno un nuovo test rapido. Si tratta di un «nuovo tipo di tampone rapido antigenico - avverte la nota della Regione - dotato di procedure estremamente semplici, di pressochè nulla invasività, di altissima attendibilità, in grado di dare l'esito in dieci minuti, senza dover processare il tutto in laboratorio, ma operando con un tampone e un piccolo apparato in qualsiasi ambiente, ivi compreso, in prospettiva, anche l'utilizzo in autosomministrazione».

Saranno utilizzati nelle scuole, ma entreranno anche negli studi dei medici di famiglia come ha spiegato il govenatore veneto Luca Zaia: «Con questo metodo si potrà, ad esempio dotare del kit i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che lo vorranno e lo riceveranno gratuitamente per eseguirlo ai loro assistiti, evitare le lunghe code di chi vuole sottoporsi al test ai drive in attivati in tutto il Veneto, evitare ai più piccoli il fastidioso tampone tradizionale che li fa soffrire». «Le gare per l'acquisto del necessario sono già partite - ha aggiunto Zaia - e contiamo di poter avviare questo nuovo cammino nel giro di poche settimane».

pubblicità

Il test rapido è basato sulla ricerca, nei campioni respiratori, di proteine virali (antigeni) e danno la risposta in 15-20 minuti: i tamponi rapidi antigenici assomigliano a quello tradizionali (si usa un bastoncino infilato nel naso) e sono stati validati dal ministero della Salute e dal Cts mentre hanno frenato su quello salivare. Le Regioni in ordine sparso stanno aprendo una vera e propria campagna d’autunno di test rapidi. Nel Lazio, dove nelle aule si registrano quasi 300 casi, sono in arrivo un milione di test salivari, come ha annunciato il governatore Nicola Zingaretti, che consentiranno, essendo meno invasivi, di procedere agli esami sui bimbi più piccoli, mentre alle superiori si va avanti con i tamponi rapidi. La Campania ha appena inviato al commissario per l’emergenza Domenco Arcuri la richiesta con il fabbisogno regionale: «Chiediamo - ha detto il governatore test rapidi per un milione di studenti Campania, un milione di test antigenici rapidi e trenta macchinari per la lettura dei test a 15 minuti».

Commenti

I Correlati

Il nuovo Nomenclatore di specialistica ambulatoriale bloccherà l'abbattimento delle liste di attesa, con una drammatica ripercussione sui 36mila posti di lavoro

Obiettivo della Strategia: arginare “l’epidemia” delle patologie del cervello nel nostro Paese. Il Ministro Schillaci apre l’evento “One Brain, One Health”

Gli scienziati su Lancet: "Impatto peggiore di guerre e disastri naturali"

Schillaci: "L'utilizzo distorto può comportare effetti devastanti sulla salute delle persone, come tragicamente testimoniano i tanti decessi avvenuti negli ultimi anni, in particolare negli Stati Uniti"

Ti potrebbero interessare

Gli scienziati su Lancet: "Impatto peggiore di guerre e disastri naturali"

Fausto Orsomarso: "Abbiamo costituito questo intergruppo, politicamente trasversale, affinché possa diventare un interlocutore istituzionale per il mondo scientifico e accademico"

Lo rivela una nuova ricerca della University of California San Francisco

Da novembre 2019 a ottobre 2023, i controlli su 62 parametri di routine non hanno mostrato anomalie attribuibili all'ipervaccinazione

Ultime News

Una recente pronuncia della Corte di Giustizia Europea (C-218/22 del 18 gennaio 2024) apre una breccia nel muro dell’impossibilità di monetizzazione delle ferie

Il nuovo Nomenclatore di specialistica ambulatoriale bloccherà l'abbattimento delle liste di attesa, con una drammatica ripercussione sui 36mila posti di lavoro

Obiettivo della Strategia: arginare “l’epidemia” delle patologie del cervello nel nostro Paese. Il Ministro Schillaci apre l’evento “One Brain, One Health”

Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Tromsø