Le più recenti pubblicazioni scientifiche hanno ingigantito il valore e l'utilità dei medicinali contro l'osteopenia o preosteoporosi, incoraggiando milioni di donne in tutto il mondo a sottoporsi ai trattamenti di prevenzione della perdita di massa ossea.
Molto spesso si è trattato di ricerche finanziate dalle industrie farmaceutiche e dunque basate su un chiaro conflitto di interesse, col risultato che in più di un'occasione sono stati evidenziati gli effetti positivi di questi prodotti e 'affossati' quelli collaterali.
E' la denuncia del 'British Medical Journal', secondo cui il caso dell'osteopenia sarebbe un chiaro esempio di fattore di rischio 'scambiato' per malattia vera e propria, con l'obiettivo di somministrare anche a persone sane dei farmaci e aumentare in tal modo i profitti delle compagnie produttrici.
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
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