Consoli: "Potremmo avere un domani fatto di farmaci attivi anche in prevenzione"
Sono stati individuati i sottotipi del pre-diabete: sono 6. A dirlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine e condotto dall'Università di Tubinga e dal Centro tedesco per la ricerca sul diabete. La nuova classificazione potrà aiutare in futuro a prevenire la manifestazione del diabete e lo sviluppo di complicazioni grazie a una prevenzione mirata. "Per le persone con pre-diabete non è stato possibile fino ad ora prevedere se svilupperanno il diabete e se saranno a rischio di complicazioni gravi come l'insufficienza renale, o se avranno solo una forma innocua con livelli di glucosio nel sangue leggermente più alti ma senza rischi significativi", ha affermato Hans-Ulrich Häring, che ha avviato lo studio 25 anni fa. Sulla base dei parametri metabolici chiave, come i livelli di glucosio nel sangue, il grasso del fegato, la distribuzione del grasso corporeo, i livelli di lipidi nel sangue e il rischio genetico, i ricercatori sono stati in grado di identificare i sei sottotipi.
Tre di questi gruppi (1, 2 e 4) sono caratterizzati da un basso rischio di diabete e hanno un rischio particolarmente basso di sviluppare complicanze.
fonte: Nature Medicine
I principali fattori di rischio per lo sviluppo del GDM includono eccesso ponderale pregravidico, familiarità per il diabete ed età al momento del concepimento
MannKind Corporation pianifica di chiedere l'ok alla Fda
Il glutine, responsabile della celiachia e a lungo ritenuto uno dei fattori coinvolti nel diabete autoimmune, non è la causa scatenante il diabete. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Diabetes
Positività 0,97% e 2,8%, ma va confermata. Verso il test nazionale
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
dottnet.title.comments