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Gli antibiotici ai neonati possono avere conseguenze sulla crescita

Farmaci Redazione DottNet | 29/01/2021 18:52

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, che indica come questo potrebbe essere il risultato di cambiamenti nello sviluppo dei batteri dell'intestino

 Somministrare antibiotici nei primi giorni di vita di un neonato, anche se in alcuni casi è indispensabile, può avere un effetto negativo sulla crescita. Ad indicarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, che indica come questo potrebbe essere il risultato di cambiamenti nello sviluppo dei batteri dell'intestino. L'impatto dell'esposizione neonatale agli antibiotici è stato studiato in 12.422 bambini nati tra il 2008 e il 2010 presso il finlandese Turku University Hospital. I bambini non presentavano anomalie genetiche o disturbi cronici che influenzano la crescita. Gli antibiotici erano stati somministrati entro i primi 14 giorni di vita a 1.151 (9,3%) dei neonati studiati. Lo studio ha mostrato che i bambini maschi che erano stati esposti al trattamento antibiotico avevano un'altezza significativamente inferiore tra i 2 e i 6 anni, mentre questo non è stato osservato nelle femmine.

Per entrambi i sessi, invece, l'uso precoce ma dopo la fase neonatale, era associato a un aumento di massa grassa.  I risultati sono poi stati confermati su un altro campione composto da 1.700 bambini tedeschi e suggeriscono un potenziale legame tra l'esposizione neonatale a questi farmaci e la ridotta crescita infantile, come risultato di alterazioni causate dagli antibiotici nella composizione della flora batterica intestinale. "Gli antibiotici sono farmaci di vitale importanza e salvavita nei neonati. I nostri risultati suggeriscono però che il loro uso può anche avere conseguenze indesiderate a lungo termine che devono essere prese in considerazione", ha affermato Omry Koren, della Facoltà di Medicina Azrieli di Bar-Ilan University, che ha condotto lo studio.

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fonte: Nature Communications

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