Intervista con Nicola Normanno: "Il vaccino dovrà essere aggiornato ogni anno per combattere le nuove varianti"
La notizia è di qualche giorno fa e ha fatto il giro del mondo: un professionista di ritorno da un viaggio in Africa, dopo il tampone, è risultato positivo al Covid 19. Grazie alla collaborazione tra i laboratori della Federico II e del Pascale, Giuseppe Portella della Federico II individua il caso altamente sospetto e in tempi rapidissimi l'equipe di Nicola Normanno del Pascale ha scoperto una variante Covid mai descritta sinora in Italia. "La sequenza del campione giunta a noi dal Policlinico Federiciano - spiega il ricercatore dell'Istituto dei tumori di Napoli - ci ha subito insospettiti perché non presentava analogie con altri campioni provenienti dalla nostra regione. Dopo un confronto con il gruppo del Reparto Zoonosi Emergenti dell’Istituto Superiore di Sanità abbiamo avuto la conferma che si tratta di una variante descritta finora in un centinaio di casi in alcuni paesi europei ed africani, ma anche negli Stati Uniti. Abbiamo immediatamente depositato la sequenza nel database internazionale GISAID ed avvertito le autorità sanitarie".
Professor Normanno, questa variante totalmente nuova è più letale delle altre?
No assolutamente no, è una variante rara che presenta una serie di mutazioni, alcune sono simili alla variante inglese, altre sono state riscontrate anche nella sudafricana. Ma come si comporti questa nuova variante non ci è dato saperlo. Si dovrà monitorare per comprendere quali problematiche porterà. Così come è ignoto il grado di contagiosità, ma questo lo scopriremo presto così come è successo con la variante inglese.
Il paziente individuato era sintomatico?
No, non aveva alcun sintomo e tra l'altro adesso è anche negativo. Siamo riusciti a ripercorrere tutti i suoi contatti e nessuno di essi è risultato positivo.
Nulla lascia quindi presagire qualcosa di megativo
Stiamo imparando che questo virus muta in continuazione generando nuove varianti. La maggior parte di queste sono comunque sensibili agli anticorpi contenuti nei vaccini. Ma, così come si fa con l'antinfluenzale, anche il vaccino contro il Covid dovrà essere aggiornato. Ci troviamo di fronte ad un nuovo virus che sta attaccando tutto il mondo ed è difficile da affrontare, come i fatti dimostrano. Intanto dobbiamo vaccinare tutti che è un passo fondamentale contro la pandemia. Poi si studierà come aggiornare il vaccino stesso.
Secondo lei un altro lockdown, come chiedono alcuni epidemiologi e virologi, sarebbe auspicabile?
Io non sono epidemiologo, mi occupo di ricerca sul cancro e stiamo cercando di dare un piccolo contributo anche noi. Però voglio aggiungere che molti miei colleghi farebbero bene a fare il loro lavoro e riducessero le loro esternazioni. Questa è una situazione che non ha precedenti: non mi sento assolutamente di giudicare nessuno. Sicuramente sono stati fatti errori e se ne faranno anche altri ma non abbiamo storie di riferimento e conoscenze rispetto a questa pandemia.
Silvio Campione
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