Dopo che le cellule leucemiche sono state eliminate con la chemioterapia, l'assunzione di Azacitidina aumenta la sopravvivenza
Per le persone con Leucemia Mieloide Acuta (Lma) buone notizie: dopo che le cellule leucemiche sono state eliminate con la chemioterapia, l'assunzione di Azacitidina aumenta la sopravvivenza ed estende il periodo di remissione. Questo è emerso da uno studio firmato dalla dr.Germana Beltrami e il dipartimento di ematologia dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova, pubblicato su 'The New England Journal of Medicine'. Ogni anno in Italia si registrano 2 mila nuovi casi di Lma, soprattutto in persone con più di 65 anni, quindi in condizioni cliniche non sempre compatibili con i cicli di chemioterapia seguiti da trapianto di cellule staminali. Lo studio clinico ha individuato un farmaco, l'Azacitidina, adatto a tutti i soggetti, da assumere oralmente in seguito ai cicli chemioterapici, come terapia di mantenimento della remissione. L'Azacitidina agisce sul Dna come se fosse un gomitolo da districare e ciò mette a nudo dei geni che regolano l'origine e la sopravvivenza cellulare, a scapito di quelli che fanno crescere le cellule malate: così facendo favorisce la produzione di proteine anti-tumorali.
fonte: New England Journal of Medicine
Scienziati Ieo Milano scoprono come eludere il meccanismo per cui questo cancro al cervello sfugge alle terapie
Arcella: "Alcuni composti naturali presenti nel petit grain potrebbero interferire con i meccanismi che regolano la crescita e la migrazione delle cellule tumorali"
La decisione della Commissione Europea (CE) sulla domanda di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) è attesa nella prima metà del 2025
Strumento strategico per dermatologi e chirurghi nella gestione dei pazienti a rischio, la microscopia confocale riflettente consente di studiare in profondità le lesioni sospette senza bisogno di bisturi
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti