Canali Minisiti ECM

Sic, per il vaccino priorità ai pazienti con patologie cardiovascolari

Cardiologia Redazione DottNet | 28/03/2021 19:14

Una priorità "necessaria dal punto vista sanitario ed etico perché il numero limitato di vaccini non permetterà la vaccinazione di tutta la popolazione italiana in tempi brevi"

"Le malattie cardiovascolari sono tra le comorbilità più frequentemente associate alle infezioni severe da COVID-19, determinandone spesso una prognosi sfavorevole. Gli anziani affetti da malattie cardiovascolari sono quindi da considerare una categoria particolarmente vulnerabile, ma l'età non può essere l'unico fattore discriminante, in quanto anche pazienti di età giovane-adulta, che presentino gravi forme di cardiopatia, dovrebbero avere un accesso prioritario al programma vaccinale". Lo riporta un Position paper della Società Italiana di Cardiologia (SIC) dal titolo 'Priorità del vaccino COVID-19 nei pazienti con patologie cardiovascolari', pubblicato sul Giornale italiano di cardiologia.   In un lungo articolo, 13 esperti - tra i quali Massimo Mancone (Università La Sapienza di Roma), Gianfranco Sinagra (Università di Trieste), Pasquale Perrone Filardi (nella foto, Università Federico II di Napoli) - chiedono dunque "di stabilire una priorità nel calendario vaccinale tra i soggetti affetti dalle diverse forme di cardiopatia".

pubblicità

Una priorità "necessaria dal punto vista sanitario ed etico perché il numero limitato di vaccini non permetterà la vaccinazione di tutta la popolazione italiana in tempi brevi".  Gli studiosi hanno diviso in tre i livelli di rischio tra i cardiopatici:: alto, intermedio, basso. Fanno parte del primo gruppo - tra gli altri - coloro che soffrono di scompenso cardiaco in classe NYHA III-IV, che hanno cardiopatie congenite, hanno avuto un trapianto cardiaco o un pregresso infarto miocardico con disfunzione ventricolare sinistra; tra quelli del secondo pazienti afflitti da malattia coronarica rivascolarizzata con stenting di vasi prossimali, che soffrono di diabete con danno d'organo, ; insulino-dipendente, con scarso controllo glicemico e che hanno avuto un pregresso intervento cardiochirurgico "complesso". Sono infine a basso rischio coloro che hanno una ipertensione arteriosa controllata, un diabete ben controllato, pazienti sovrappeso.

Commenti

I Correlati

Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi

E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche

Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"

Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)

Ti potrebbero interessare

Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi

E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche

Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"

Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)

Ultime News

La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”