Si rischia di allungare i tenpi per la somministrazione del siero senza il folto gruppo di pensionati
La questione sollevata nei giorni scorsi sui medici pensionati vaccinatori rischia di diventare un caso nazionale. Un emendamento della Lega al dl Covid del 14 gennaio, convertito in legge a metà marzo, prevede che Asl e ospedali possano assegnare "incarichi retribuiti" a personale sanitario "in quiescenza", ma a chi viene riassunto viene congelata la pensione. Eppure, avverte l'Anaao-Assomed, una norma c'era già. Il segretario Carlo Palermo: "Un migliaio di medici hanno già dato disponibilità a fare da vaccinatori, ma se ci si deve impelagare in questioni burocratiche diventa tutto più problematico"
Ieri è stata la volta di Cimo-Fosmed a lanciare l'allarme su quello che potrebbe diventare un serio problema. Il sindacato ha presentato un emendamento a un decreto legge in fase di conversione per modificare la legge 29 dello scorso marzo, che sospende la pensione ai medici ex dipendenti, Appare evidente che in tutti gli hab ci sono medici pensionati accorsi in aiuto ai colleghi per accelerare sulle vaccinazioni che adesso si vedono costretti a lasciare pur di non perdere il vitalizio.
Cimo adesso scende in campo con un comunicato per avvertire colleghi e cittadini della situazione. In secondo luogo, un emendamento (al decreto legge 41 "Sostegno" del 22 marzo scorso articolo 22 "proroga della ferma dei medici"): dove nella legge 29 articolo 3 bis è scritto "conseguentemente non è erogato il trattamento previdenziale per le mensilità in cui l'incarico è retribuito" chiediamo la soppressione della frase. Non è chiaro nemmeno il tipo di pensione cui si riferisce la dispensa all'Inps di erogare l'assegno: vecchiaia? anzianità? quota 100? E l'Inps finora tace.
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Le aliquote di rendimento sono state aumentate del 2 per cento per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento
Lo dice l’Inps nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, mediante il quale l’Istituto modifica parzialmente le indicazioni contenute nella Circolare dell’Inpdap n. 11/2006
Le rate, da restituirsi in 48 o 60 mesi, si possono cominciare a pagare anche non prima di un anno dalla concessione del prestito
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti