Le persone con dislessia hanno un modo profondamente diverso e molto più difficile di campionare le informazioni visive rispetto ai normali lettori
I movimenti oculari delle persone con dislessia, significativamente diversi da quelli di chi non ha questa problematica, rivelano strategie di lettura laboriose e inefficienti. Lo evidenzia una ricerca della concordia University, pubblicata su Scientific Reports. Lo studio ha utilizzato la tecnologia di tracciamento oculare per registrare i movimenti e ha concluso che le persone con dislessia hanno un modo profondamente diverso e molto più difficile di campionare le informazioni visive rispetto ai normali lettori. I ricercatori volevano affrontare una questione centrale nel campo: le difficoltà di lettura sono un risultato di origine cognitiva o neurologica o dei movimenti oculari che guidano l'assorbimento delle informazioni durante la lettura? "Abbiamo visto che c'era un vero spettro di velocità di lettura, con alcune velocità tra gli studenti dislessici fino a un terzo rispetto a quella dei lettori più veloci nel gruppo di controllo", afferma l'autore principale Léon Franzen.
Nuove terapie all’orizzonte potrebbero cambiare il paradigma della malattia, ma ritardi diagnostici e rallentamenti nell’accesso alle cure rischiano di creare profonde disparità per i pazienti europe
Pubblicato il “position paper” ufficiale della International Parkinson and Movement Disorder Society (MDS)
L’obiettivo è tutelare la dignità e l’autonomia delle persone affette da gravi malattie neurologiche che richiedono il suicidio medicalmente assistito
Grazie alla collaborazione con Farmacie Fiorentine A.Fa.M., che gestisce le 22 farmacie comunali Firenze, diventerà veicolo di informazione e consapevolezza
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti