Ipotesi stato di agitazione: "Tra compiti certificatori, green pass, vaccini e adesso anche le case di comunità siamo sempre più oberati"
Silvestro Scotti, segretario Fimmg, è un fiume in piena. Tra compiti aministrativi, rimborsi vaccini da miseria "stiamo mettendo in discussione la nostra dignità". "Adesso basta, siamo davvero stanchi", sbotta Scotti. Dichiarare uno stato di agitazione in questo momento sicuramente non è un'azione popolare, "ma chiediamo che le nostre esigenze vengano rispettate". Con l'avvento del green pass il compito dei medici di famiglia sarà appunto quello di rilasciare la certificazione: "Abbiamo per il momento chiesti ai collehi di evitare il rilascio di certificazioni inerenti il Green Pass in attesa di maggiori chiarimenti", precisa Scotti. "Tra l'altro il medico deve certificare solo ciò che gli compete e non ciò che hanno fatto altri colleghi: c'è il rischio di incappare in un falso ideologico, perciò aspettiamo ragguagli operativi". E poi aggiungere anche il pass significa aggravare ulteriormente il già incombente carico certificativo, tuona il numero uno della Fimmg: "abbiamo fatto i test sierologici, i tamponi, facciamo i vaccini con tanto di attestato - sottolinea Silvestro Scotti - credo che siamo ormai al limite". "Pensi che quando somministro i vaccini devo anche pagare un'infermiera: alla fine mi resta ben poco di un compenso che se vogliamo dirla tutta è lo stesso di farmacisti e odontoiatri che non hanno però la nostra specializzazione".
E' un grido di dolore, dunque, quello che lancia il segretario della Fimmg. In un momento in cui invece il ruolo del medico di famiglia ha avuto e sta avendo un compito indispensabile, come sostiene Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione dell'Irccs San Raffaele di Milano: "La terapia più efficace contro il coronavirus Sars-CoV-2? Si chiama medico di medicina generale.
Silvo Campione.
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