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Professionisti, stop ai contributi nel 2021: coinvolti anche medici e infermieri

Previdenza Redazione DottNet | 07/05/2021 20:55

Il provvedimento riguarda in particolare gli operatori sanitari in pensione ma assunti temporaneamente per fronteggiare l'emergenza Covid

Dal ministero del Lavoro arrivano importanti novità in tema di contribuzione per i medici che in tempi brevi saranno esonerati dal versamento delle quote. La legge di bilancio 2021 aveva in effetti previsto l’istituzione di un Fondo per l'esonero dai contributi previdenziali  per il 2021 dovuti da:

  •  lavoratori autonomi  iscritti alle gestioni speciali e alla gestione separata INPS
  •  dai professionisti con cassa previdenziale ordinistica
  •  medici, infermieri e  altri operatori sanitari in pensione  ma  assunti  temporaneamente  per fronteggiare l'emergenza Covid .

Il fondo, riporta il sito Fisco e tasse, aveva una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di euro. Successivamente il Decreto Sostegni  ha aumentato le risorse a disposizione portandole a 2,5 miliardi di euro .  Il Ministero del lavoro  avrebbe  dovuto definire in dettaglio entro 60 giorni  dall'entrata in vigore della finanziaria, quindi entro il 1 marzo 2021  le modalità e i criteri di attribuzione dell'agevolazione con un decreto ministeriale. I tempi si sono invece molto allungati anche per la crisi di Governo di febbraio e la staffetta tra i ministri. La scorsa settimana l'attuale ministro del Lavoro Orlando ha risposto ad una interpellanza parlamentare,  sulle sorti di questo provedimento tanto atteso dalla variegata platea di professionisti  e autonomi e ha dato alcune  risposte. In pratica l'articolo della legge  prevede un esonero dai contributi assistenziali e previdenziali, con esclusione i premi INAIL per:

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  1. Lavoratori autonomi e  professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e professionisti iscritti  alle casse di  previdenza  private  percepito nell’anno d’imposta 2019, un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33 per cento.  
  2. medici,  infermieri e altri professionisti ed operatori di cui alla L. 3/2018 (recante disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute) assunti per l’emergenza Covid 19 e già in quiescenza. 

Il monitoraggio dei limiti di spesa  sarà affidato agli enti previdenziali che ne comunicheranno i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze e nel caso emergano possibili scostamenti, anche in via prospettica, le ulteriori domande saranno respinte. Da evidenziare, si legge su Fisco e Tasse, il riferimento il dato del fatturato riferito all'intero anno 2020 rispetto all'intero 2019, invece che confrontare periodi di pochi mesi, aspetto che era stato da piu' parti criticato per la scarsa significatività.

Esonero contributivo professionisti 2021: l'iter del decreto attuativo

Il ministro Orlando ha specificato  di essere  assolutamente consapevole che occorre fornire sostegno a queste categorie  e si è  impegnato per  monitorare e velocizzare l'iter del decreto attuativo. Ha anche affermato che "il provvedimento è particolarmente complesso in quanto è necessario definire procedure diverse per categorie molto eterogenee tra loro di lavoratori: quelli iscritti alle gestioni speciali, i lavoratori iscritti alla gestione separata, i soci lavoratori di società e i professionisti componenti di studi associati, i professionisti iscritti alle casse previdenziali e, infine, i medici, infermieri e altri professionisti e operatori già collocati in quiescenza ". 

  1.  è terminata la fase di  confronto con i soggetti istituzional come ad esempio  l'AdEPP, l'Associazione degli enti previdenziali privati ,
  2. è stato predisposto uno schema di provvedimento su sui ha un  parere la Regioneria generale dello stato  e si attende quello dell'INPS
  3. poi il testo del decreto attuativo verrà sottoposto all'esame finale del Ministero dell'Economia e delle finanze.

 In una prospettiva più ampia, ha concluso il ministro, riporta Fisco e Tasse, "occorre poi considerare con particolare attenzione il lavoro autonomo nell'ambito delle riforme strutturali che devono accompagnare la fase della ripartenza e riattivare il percorso dello sviluppo, in particolare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali."  A questo proposito si ricorda anche la recente istituzione dell'ISCRO l'indennità di disoccupazione per gli autonomi ,  per la quale è già dovuta la contribuzione aggiuntiva da parte deli iscritti ma che attende anch'essa  una definizione puntuale delle tutele da garantire ai lavoratori autonomi.

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