Il provvedimento riguarda in particolare gli operatori sanitari in pensione ma assunti temporaneamente per fronteggiare l'emergenza Covid
Dal ministero del Lavoro arrivano importanti novità in tema di contribuzione per i medici che in tempi brevi saranno esonerati dal versamento delle quote. La legge di bilancio 2021 aveva in effetti previsto l’istituzione di un Fondo per l'esonero dai contributi previdenziali per il 2021 dovuti da:
Il fondo, riporta il sito Fisco e tasse, aveva una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di euro. Successivamente il Decreto Sostegni ha aumentato le risorse a disposizione portandole a 2,5 miliardi di euro . Il Ministero del lavoro avrebbe dovuto definire in dettaglio entro 60 giorni dall'entrata in vigore della finanziaria, quindi entro il 1 marzo 2021 le modalità e i criteri di attribuzione dell'agevolazione con un decreto ministeriale. I tempi si sono invece molto allungati anche per la crisi di Governo di febbraio e la staffetta tra i ministri. La scorsa settimana l'attuale ministro del Lavoro Orlando ha risposto ad una interpellanza parlamentare, sulle sorti di questo provedimento tanto atteso dalla variegata platea di professionisti e autonomi e ha dato alcune risposte. In pratica l'articolo della legge prevede un esonero dai contributi assistenziali e previdenziali, con esclusione i premi INAIL per:
Il monitoraggio dei limiti di spesa sarà affidato agli enti previdenziali che ne comunicheranno i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze e nel caso emergano possibili scostamenti, anche in via prospettica, le ulteriori domande saranno respinte. Da evidenziare, si legge su Fisco e Tasse, il riferimento il dato del fatturato riferito all'intero anno 2020 rispetto all'intero 2019, invece che confrontare periodi di pochi mesi, aspetto che era stato da piu' parti criticato per la scarsa significatività.
Esonero contributivo professionisti 2021: l'iter del decreto attuativo
Il ministro Orlando ha specificato di essere assolutamente consapevole che occorre fornire sostegno a queste categorie e si è impegnato per monitorare e velocizzare l'iter del decreto attuativo. Ha anche affermato che "il provvedimento è particolarmente complesso in quanto è necessario definire procedure diverse per categorie molto eterogenee tra loro di lavoratori: quelli iscritti alle gestioni speciali, i lavoratori iscritti alla gestione separata, i soci lavoratori di società e i professionisti componenti di studi associati, i professionisti iscritti alle casse previdenziali e, infine, i medici, infermieri e altri professionisti e operatori già collocati in quiescenza ".
In una prospettiva più ampia, ha concluso il ministro, riporta Fisco e Tasse, "occorre poi considerare con particolare attenzione il lavoro autonomo nell'ambito delle riforme strutturali che devono accompagnare la fase della ripartenza e riattivare il percorso dello sviluppo, in particolare per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali." A questo proposito si ricorda anche la recente istituzione dell'ISCRO l'indennità di disoccupazione per gli autonomi , per la quale è già dovuta la contribuzione aggiuntiva da parte deli iscritti ma che attende anch'essa una definizione puntuale delle tutele da garantire ai lavoratori autonomi.
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