
Scotti: "Grande attenzione al problema, essenziale far interfacciare le piattaforme». Già richiesto un incontro con il presidente Fedriga"
La campagna vaccinale anti-Covid dovrà passare presto da una fase emergenziale, basata prevalentemente sui grandi hub, ad una più ordinaria e programmatica, per la quale sarà imprescindibile il ruolo della medicina generale. È questa la considerazione che ha fatto da sfondo all’incontro tenutosi a Roma tra il segretario generale FIMMG Silvestro Scotti, il ministro della Salute Roberto Speranza e il Generale Francesco Paolo Figliuolo. «Un incontro estremamente proficuo - sottolinea Scotti - nell’ottica condivisa di una programmazione che deve partire sin da subito per fare in modo che nessuno resti indietro». Strumento preziosissimo in questo senso è il software di intelligenza artificiale che FIMMG, in collaborazione con CittadinanzAttiva, (attraverso la sua software house Net Medica Italia) ha realizzato e che il ministro Speranza e il generale Figliuolo hanno potuto conoscere nel dettaglio.
La riunione è proseguita con lo staff tecnico della struttura commissariale per gli approfondimenti che possano consentire, grazie al dialogo tra questo software e le varie piattaforme vaccinali regionali, ai medici di medicina generale di portare avanti un’azione chirurgica di recupero di quei soggetti rimasti esclusi dalle somministrazioni di massa tra i soggetti più a rischio.
Grazie al massiccio impegno profuso dalla medicina generale e all’attenzione mostrata dal ministro Speranza e dal generale Figliuolo si pongono dunque le premesse per affrontare nel migliore dei modi il proseguo di una campagna vaccinale che quasi certamente dovrà proseguire con una terza dose, auspicando di passare a una fase ordinaria sulla scorta di quanto avviene con la vaccinazione antinfluenzale tipica del setting di cure primarie. Inoltre il software di intelligenza artificiale, nelle mani dei medici di medicina generale, sarà determinante per prevenire focolai nella popolazione fragile più a rischio per morbosità e mortalità. Il software potrà in futuro anche essere implementato, vista la stratificazione del rischio della popolazione in carico ad ogni medico di famiglia, per garantire un cambio di passo su tutta una serie di attività decisive in favore della salute dei cittadini, tra le quali la presa in carico della cronicità attraverso azioni di prevenzione primaria e secondaria.
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