Il documento dovrà avere il via libera dalla Ragioneria dello Stato e poi dal Governo. Infine passerà all'Aran che dovrà avviare le trattative con i sindacati
Circolano le prime indiscrezioni sul nuovo contratto del comparto sanità per gli anni 2019/2021. L'aumento medio mensile lordo dovrebbe essere di circa 90 euro. Il costo dell'intera operazione sarà di oltre un miliardo a decorrere dal 2021. Per quanto riguarda invece gli arretrati in bilancio ci sono per il 2019 circa 300milioni e per il 2020 466milioni. La bozza (clicca qui per scaricare il testo completo) dovrà avere il via libera dalla Ragioneria dello Stato e poi dal Governo. Infine il documento passerà all'Aran che dovrà avviare le trattative con i sindacati. Novità anche per gli infermieri che vedranno sbloccati i 335milioni dell'indennità di "specificità infermieristica" con decorrenza dal primo gennaio scorso.
Ma non è tutto: come riporta Quotidiano Sanità "Il contratto dovrà rivedere l’architettura degli incarichi prevedendo una struttura piramidale, con individuazione di un livello di incarichi più elevato da destinare alle posizioni che richiedano un’alta specializzazione e/o più elevati livelli di autonomia e responsabilità gestionale, professionale ed amministrativa".
Infine dovrà garantire "l’allineamento retributivo, rispetto al restante personale, dei valori stipendiali del personale di cui all’apposita sezione contrattuale “Ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria”, mantenendo l’attuale assetto professionale e di finanziamento, in coerenza con le vigenti disposizioni normative. Il contratto dovrà, infine, individuare le migliori soluzioni, anche considerando i lavori della commissione paritetica per la revisione dei sistemi di classificazione professionale costituita in sede Aran, al fine di cogliere le specificità delle Agenzie per la protezione dell'ambiente".
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