A fine marzo, le terapie intensive Covid erano al 41% e i ricoveri al 44%. Da allora con la campagna vaccinale è iniziata una continua discesa che vede ora qualche incertezza
A livello nazionale è ancora stabile dai primi di luglio, e pari al 2%, il numero di posti letto in terapia intensiva e in reparto, occupato da pazienti Covid. Mentre nelle singole regioni, negli ultimi giorni, si inizia a intravedere una lieve tendenza al rialzo delle ospedalizzazioni, in particolare in Basilicata, Puglia e Sardegna. E' quanto mostra il monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornato al 20 luglio. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti letto da parte di persone contagiate dal Sars-Cov-2 nei reparti di Malattie infettive, Medicina interna e Pneumologia, la soglia di allerta è fissata al 40%, percentuale oltre la quale diventa molto difficile gestire i pazienti ricoverati per altre patologie.
Gemmato: “Si tratta di presidi importanti in quanto luoghi di prossimità per i pazienti e che vedono il pieno coinvolgimento dei Medici di medicina generale nell’ottica di un decongestionamento dei pronto soccorsi”
ConFederazione oncologi cardiologi ed ematologi a convegno, 'più finanziamenti, personale e coordinazione tra centri'
Nella 'fascia critica' della classifica dei risultati dell'offerta di servizi della sanità pubblica restano cinque regioni e tutte del sud: Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Calabria
I Dipartimenti di Prevenzione, in sinergia con i Servizi Sociali Comunali, Medici di Medicina Generale, Farmacie e Organizzazioni del Terzo Settore, organizzano interventi di sorveglianza attiva
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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