Canali Minisiti ECM

Il Covid favorisce lo sviluppo del diabete

Endocrinologia Redazione DottNet | 22/07/2021 21:19

A distanza di mesi dalla guarigione dal Covid, molti pazienti presentano disturbi della glicemia

L’infezione da SARS-CoV-2 favorisce, non solo in soggetti predisposti, lo sviluppo del diabete. Tra i disturbi del long-Covid risultano molto diffusi anche problemi di controllo glicemico e resistenza all’insulina. Il diabete stesso potrebbe essere un effetto del long-Covid. E’ la possibilita’ avvalorata da diversi studi, presentata da Francesco Giorgino, Presidente della Societa’ Italiana di Endocrinologia (SIE) in occasione del 41° Congresso Nazionale che si e’ da poco concluso a Roma. “Dovremmo continuare a monitorare la possibilita’ di una correlazione tra l’infezione da nuovo coronavirus e il rischio di sviluppare alterazioni della glicemia anche una volta guariti – afferma Giorgino, ordinario di Endocrinologia presso l’Universita’ degli Studi di Bari Aldo Moro e Presidente SIE -. Diversi studi hanno dimostrato che il coronavirus puo’ infettare le cellule del pancreas, sia la porzione esocrina che produce gli enzimi digestivi, che quella endocrina dell’organo che produce l’insulina. I pazienti Covid che prima dell’infezione avevano una glicemia normale presentano spesso un aumento dei valori della glicemia durante la malattia. Inoltre, alcuni lavori hanno evidenziato che i pazienti Covid hanno manifestato disturbi del controllo della glicemia anche dopo aver superato l’infezione da nuovo coronavirus. La tempesta delle citochine scatenata dall’infezione da nuovo coronavirus puo’ favorire squilibri metabolici e alterazioni del controllo della glicemia”. 

In particolare, uno studio condotto da Laura Montefusco e Paolo Fiorina della Divisione di Endocrinologia del Fatebenefratelli-Sacco di Milano, pubblicato sulla rivista Nature Metabolism, mostra che anche a distanza di mesi dalla guarigione dal Covid, molti pazienti presentano disturbi della glicemia. Lo studio ha seguito 551 pazienti precedentemente normoglicemici ricoverati per COVID-19 in Italia: durante l’infezione il 46% dei pazienti aveva una glicemia elevata che si era manifestata durante il ricovero, mentre il 27% era normoglicemico (glicemia normale). Gli scienziati hanno evidenziato nei pazienti alterazioni del controllo metabolico, con resistenza all’insulina e profilo anomalo delle citochine che favoriscono l’infiammazione, anche dopo il superamento dell’infezione. Anche le anomalie glicemiche possono essere osservate per almeno due mesi nei pazienti guariti dal COVID-19. I dati, quindi, dimostrano che il COVID-19 e’ associato a controllo metabolico aberrante, che puo’ persistere dopo la guarigione dall’infezione. E ancora, uno studio sempre sulla rivista Nature Metabolism, condotto da Matthias Laudes dell’Universita’ Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania presenta il caso di un giovane paziente con infezione da SARS-CoV-2 asintomatica, che si e’ ammalato di diabete autoimmune o insulino-dipendente (diabete 1) proprio in concomitanza con l’infezione

pubblicità

Queste e numerose altre evidenze cliniche – afferma Giorgino – suggeriscono la necessita’ di ulteriori indagini sulle anomalie metaboliche nel contesto del cosiddetto “long Covid”; sarebbe importante provare seguire nel tempo i soggetti guariti dal Covid, ad esempio coloro che hanno manifestato alterazioni del controllo glicemico durante l’infezione, per vedere se le alterazioni della glicemia persistono a lungo termine e se questi soggetti sviluppano il diabete. A tal proposito – conclude l’esperto – potrebbe risultare utile anche utilizzare strumenti di telemedicina per il monitoraggio a distanza: non solo le persone con diabete ma anche i guariti dal Covid con problemi glicemici persistenti potrebbero essere monitorati da remoto a lungo termine ed eventualmente seguiti con televisite”.

Commenti

I Correlati

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

In caso di malattia delle gengive, possono contenere molecole infiammatorie

Nel nuovo Consiglio Direttivo, Vice Presidente vicario è la Dr.ssa Ketty Vaccaro, Vice Presidente il Prof. Davide Lauro, Segretario Generale il Prof. Alfonso Bellia

Al via la campagna congiunta FeSDI – ANCI per ribadire il messaggio che nella cura della malattia diabetica non si è soli

Ti potrebbero interessare

Applicata un'innovativa procedura per via endoscopica che consente l'asportazione della tiroide dall'interno della bocca, attraverso piccole incisioni praticate sotto il labbro inferiore

Sono i risultati positivi di un’analisi di efficacia ad interim pianificata dello studio Dreamm-7, appena diffusi da Gsk, che valuta belantamab mafodotin come trattamento di seconda linea per il mieloma multiplo recidivante o refrattario

Cozzi: Tecnologia e nuovi farmaci stanno trasformando sempre di più l’approccio al paziente diabetico, ma formazione e accesso alle cure devono guidare il cambiamento

Emerge da uno studio dell'istituto Gaslini di Genova pubblicato sul Journal of the Endocrine Society

Ultime News

Nell'ordinanza n. 5922/2024 la Cassazione ricorda le regole di riparto dell'onere probatorio qualora un soggetto invochi il risarcimento del danno da errore medico in ragione di un rapporto di natura contrattuale

Rapporto Bes: indicatori in calo sul timore per la criminalità

Convegno al Senato per migliorare le leggi

La Camera dei Deputati ha approvato ieri la questione di fiducia posta dal Governo sul Decreto PNRR quater, che sarà approvato definitivamente dal Senato entro il 1 Maggio 2024