
Lo rivela uno studio, pubblicato sula rivista scientifica journals.sagepub.com, realizzato da un team di ricercatori in larga parte campani, della Federico II, Partenope, Istituto zooprofilattico Portici, dell'ospedale Eboli
La Dieta Mediterranea farebbe bene, in termini di prevenzione, al cancro alla prostata: è la conclusione a cui è giunto uno studio, pubblicato sula rivista scientifica journals.sagepub.com, realizzato da un team di ricercatori in larga parte campani, della Federico II, Partenope, Istituto zooprofilattico Portici, dell'ospedale Eboli, di cui fanno parte anche tre biologi: Cerullo, Terracciano e Cosimato, anche loro tutti campani. In sostanza, indagando sui dati epidemiologici della provincia di Salerno (dati che sono stati forniti dall'ASL Salerno e raccolti nel registro tumori), questo team di ricercatori han notato che in alcune aree del Cilento, esiste un minor rischio di PCa (Carcinoma Prostativo) rispetto alle zone limitrofe della provincia di Salerno.
Nuovo studio delle università di Bari e Firenze
Per la Giornata nazionale sensibilizzazione cancro seno metastatico mostrati a Roma i risultati di due focus group coordinati da Fondazione IncontraDonna: "Definire Pdta specifico"
La nutrizione può influenzare lo sviluppo dell’epigenoma durante i periodi critici dello sviluppo tramite la modulazione della metilazione del DNA e le modificazioni degli istoni
La scoperta è contenuta in uno studio pubblicato su Scientific Reports e coordinato da due ricercatrici dell'Università di Bari Aldo Moro, Nicoletta Resta e Carmen Abate
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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