Siaaic: "Non peggiora i sintomi anche nei pazienti trattati con farmaci biologici"
Più dell’80% dei pazienti con asma grave non ha avuto alcun effetto collaterale dopo il vaccino a mRna, né dopo la prima né dopo la seconda dose. Fra i pazienti che hanno avuto eventi avversi, nel 95% dei casi si è trattato di piccoli fastidi molto comuni; in nessun caso si è verificato un peggioramento dell’asma. Lo dimostra il primo studio italiano condotto su questi pazienti da esperti della Società italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic). Anche un'eventuale terza dose non deve spaventare i 200mila italiani che soffrono di asma grave: il vaccino a mRna per Covid-19 è sicuro anche per coloro che sono in terapia con farmaci biologici e senza che ci siano differenze sostanziali con l’utilizzo di un anticorpo monoclonale o l’altro.
Lo studio, pubblicato su Vaccines, è stato condotto su 253 pazienti con asma grave seguiti dai Centri di Riferimento per l’asma grave di Verona e Padova e immunizzati contro Covid-19 con il vaccino a mRna di Pfizer.
'Unica precauzione l'intervallo di 48 ore fra farmaco biologico e dose di vaccino'
L’analisi particolareggiata dei pazienti in terapia con un anticorpo monoclonale è stata altrettanto tranquillizzante: il profilo di rischio è risultato sovrapponibile a quello di chi non prende farmaci biologici. "L’unica precauzione presa – specificano Andrea Vianello, docente di Malattie dell'apparato respiratorio all’Università di Padova e coautore dello studio insieme a Gabriella Guarnieri, Servizio fisiopatologia respiratoria Azienda Ospedaliera-Universitaria di Padova - è stato osservare un intervallo di 48 ore fra la somministrazione del farmaco biologico e la dose di vaccino. In nessun caso si è verificato un peggioramento dell’asma che è rimasta stabile quando non addirittura lievemente migliorata".
"Anche la qualità di vita dei pazienti - sottolineano gli esperti - è aumentata, probabilmente grazie all’atteggiamento positivo di fronte alla vaccinazione che è stata giustamente vissuta come un prezioso aiuto da soggetti più suscettibili ai danni del Covid-19. Questi dati - concludono - incoraggiano perciò tutti i pazienti con asma grave a sottoporsi con fiducia e senza paura all’eventuale terza dose di vaccino, uno strumento di salute essenziale e sicuro per tutti loro”.
La circolare: gratis ad anziani e fragili, poi a chi la chiede
Per l’Epatite C, dopo il Covid i dati AIFA riportano una media di 12mila trattamenti l’anno, non sufficienti per eliminare il virus dall’Italia entro il 2030 come proposto dall’OMS
“Esprimiamo preoccupazione. Regioni senza indicazioni aggiornate per campagne vaccinali efficaci e capillari”. Schillaci: "Troveremo una soluzione"
Contro malattie che rialzano la testa "usare bene antibiotici"
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
dottnet.title.comments