Le raccomandazioni di Ecdc per vaccinarsi contro l'influenza in tempo di pandemia
Ottobre è il mese ideale per vaccinarsi contro l'influenza. A ricordarlo sono l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e il Centro Europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) in occasione della Flu Awareness Campaign, la campagna di comunicazione che ogni anno, in questo periodo, lancia l'Oms Europa, per aumentare la vaccinazione anti-influenzale nelle persone a rischio. L'influenza, ricorda l'Ecdc, è di solito una malattia lieve e la maggior parte delle persone si riprende in fretta, ma alcune sono alto rischio di gravi complicazioni, che a volte possono rivelarsi anche fatali: si tratta di anziani, donne incinte, bambini e persone con altri problemi di salute, che possono avere la malattia in forma grave se contagiati.
"Tenere alti livelli di biosicurezza anche dopo la vaccinazione"
Efficacia prossima all'80%, buona protezione anche negli anziani
Il pericoloso patogeno scatena un'infezione potenzialmente mortale
Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, "se non arriveremo a una vera e propria endemia, potremo sicuramente avere focolai molto più consistenti rispetto al passato"
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Il pericoloso patogeno scatena un'infezione potenzialmente mortale
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Giornata mondiale. All'Inmi test per chi viene da America latina
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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