“Risulta quantomai incomprensibile e inaccettabile l’estenuante lentezza della Delegazione INPS nel condurre la trattativa"
"Esprimo grande apprezzamento per l’intervento del senatore Tommaso Nannicini sul Dl fiscale che, con un ordine del giorno chiede l’impegno del Governo affinché sia ulteriormente ampliato il numero dei medici da convenzionare, nella consapevolezza ormai condivisa che l’Accordo Collettivo Nazionale sia l’irrinunciabile strumento per risolvere nell’immediato e definitivamente il grave problema dell’arretrato INPS che sta danneggiando migliaia di cittadini ancora in attesa di veder riconosciuta la propria disabilità e i relativi benefici". A sottolinearlo il segretario nazionale del settore Inps della FIMMG, Alfredo Petrone
"Risulta quantomai incomprensibile e inaccettabile l’estenuante lentezza della Delegazione INPS nel condurre la trattativa – prosegue Petrone - basti pensare che in 6 mesi il tavolo con le organizzazioni sindacali è stato convocato solo tre volte e si è ancora in attesa di ricevere un testo di ipotesi di Accordo articolato e completo da parte dell’Istituto, così come annunciato ma mai realmente accaduto. Nel frattempo – sottolinea Petrone - i Centri medico-legali dell’INPS si svuotano dei professionisti sanitari provocando un ulteriore allungamento dei tempi di attesa per la definizione dei verbali di invalidità civile, nonostante le discutibili e appena palliative strategie messe in atto finora dall’Ente".
Secondo Petrone, "anche il prossimo concorso non potrà dare nessun contributo fattivo alla problematica, vista l’incomprensibile esclusione delle professionalità necessarie e normativamente obbligatorie, indispensabili per una corretta valutazione della disabilità".
"È solo con la stipula e l’entrata in vigore dell’ACN – conclude Petrone - che sarà possibile ottenere in tempi brevi un’area medica numericamente adeguata e caratterizzata dall’esperienza e dalla multidisciplinarietà necessarie, soprattutto ai fini della prossima riforma della Disabilità. In queste ore abbiamo espresso al Ministro per le disabilità la nostra condivisione su quanto affermato dal presidente Tridico nel proporre l’Ente quale il soggetto pubblico unico con esclusiva competenza medico-legale sulle procedure valutative. Crediamo che sia l’unica strada percorribille, che però necessita indubbiamente della stipula dell’ Accordo Collettivo Nazionale Non si possono più chiedere risposte alla politica, ora spetta al tavolo di trattativa tra INPS e organizzazioni sindacali dare risposte concrete ai medici ma soprattutto alla fascia debole della popolazione. Noi siamo pronti, chiediamo al presidente Tridico perché la delegazione trattante della parte pubblica sembra dimostrare di non esserlo".
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