"Di B.1.640.2 ancora sappiamo poco"
Prima di preoccuparci per la nuova variante del Covid individuata nel sud della Francia "aspettiamo di capire che cos'è, in questa fase ancora non si sa. Certo, il fatto che presenti più mutazioni rispetto a Omicron non è una cosa piacevole". Così all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, sulla nuova mutazione del virus denominata B.1.640.2. "Di varianti ne abbiamo censite tante, più di 900 - ricorda l'esperto - sono alcune variazioni sul tema, vediamo l'aspetto positivo: siamo in grado di individuarne anche grandi numeri, aspettiamo di capire".
All'indomani della consegna delle prime pillole anti Covid molnupiravir della Merck, Pregliasco spiega che "le indicazioni sono per soggetti a rischio e quindi dovrà essere oliato un meccanismo perché è previsto che sia un medico specialista ospedaliero, su indicazione del medico" di medicina generale, a prescriverla, "perché per ora la quantità disponibile non è elevata e poi costa circa 600 euro, quindi non è un'aspirina e va usata con giudizio".
La tempistica di somministrazione e il target dei soggetti candidati è più o meno lo stesso dei monoclonali, con la differenza che "la terapia - sottolinea l'esperto - è domiciliare anche se si deve passare per questo iter". Dunque "per ora" non è la svolta che ci si aspettava. "Per ora - sottolinea ottimista il virologo - poi vedremo via via nell'applicazione". Quanto all'efficacia "io purtroppo ancora non l'ho sperimentata ma vediamo dei dati che non sono entusiasmanti, la Francia preferisce aspettare la pillola della Pfizer che ha valori di efficacia più alti. Però anche questa della Merck, in questa fase, può aiutare ed essere utile. Valutiamola sul campo, su una casistica sempre più ampia".
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