La protesta "per rivendicare il mancato riconoscimento economico della professione e per dire basta alla retorica degli eroi e degli angeli"
Il NurSind - il sindacato delle professioni infermieristiche - ha indetto uno sciopero nazionale per il 28 gennaio. Per 24 ore gli infermieri incroceranno le braccia e manifesteranno nelle maggiori piazze italiane. Per la Lombardia la mobilitazione è prevista a Milano, con un flash mob sotto il palazzo del consiglio regionale.
"Dopo due anni di emergenza sanitaria - dice Donato Cosi, coordinatore regionale NurSind - siamo al punto da capo: non si è imparato nulla, e le promesse fatte sono state mantenute solo in parte. Quell'eccellenza della sanità lombarda di cui i politici tanto si vantano, noi che ogni giorno lavoriamo in corsia non ne troviamo traccia. Da due anni a questa parte stanno lavorando a vista: ogni giorno riceviamo nuovi assetti in base alle direttive del Pirellone. Ma sarebbe bastato far tesoro delle passate ondate e assumere un numero di nuovi infermieri adeguato come noi avevamo richiesto, per non andare nuovamente in tilt. Hanno sì aperto l'ospedale in Fiera a Milano, ma gli infermieri li hanno presi dai presidi del territorio".
Gli infermieri del NurSind scenderanno in piazza, tra l'altro, "per rivendicare il mancato riconoscimento economico della professione"; "per dire basta alla retorica degli eroi e degli angeli"; "contro le condizioni di lavoro insostenibili e la decennale carenza di personale"; contro le aggressioni da parte degli utenti generate proprio da un sistema sanitario nazionale che fa acqua da tutte le parti".
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