Lo indica lo studio dello Sheba Medical Center, di Ramat Gan in Israele
La quarta dose di vaccino a mRNA riporta gli anticorpi contro il virus SarsCov2 ai livelli che si erano raggiunti dopo la terza dose, ma ciò non basta per prevenire le infezioni da Omicron perchè la protezione offerta dalla dose aggiuntiva contro la variante non supera il 30%. Lo indica lo studio dello Sheba Medical Center, di Ramat Gan in Israele, accessibile online sulla piattaforma medRxiv, che accoglie gli articoli che non ancora sottoposti alla revisione della comunità scientifica. La ricerca ha coinvolto 274 operatori sanitari che hanno ricevuto la quarta dose di vaccino Pfizer/BioNTech o Moderna a distanza di almeno quattro mesi dalla terza dose: in quel momento i volontari avevano un livello di anticorpi 6 volte più basso rispetto al picco raggiunto dopo la dose di richiamo.
Gemmato: “Si tratta di presidi importanti in quanto luoghi di prossimità per i pazienti e che vedono il pieno coinvolgimento dei Medici di medicina generale nell’ottica di un decongestionamento dei pronto soccorsi”
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Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
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