Canali Minisiti ECM

Parkinson e Alzheimer, nuova metodica per la diagnosi

Neurologia Redazione DottNet | 25/02/2022 16:43

Si basa sulla conversione chimica diretta di fibroblasti della pelle dei pazienti in neuroni umani, senza ricorrere ad approcci transgenici, per la ricerca di marcatori di patologia

Uno studio congiunto tra Istituto Superiore di Sanità, IRCCS San Raffaele Roma e CNR- Istituto di Farmacologia Traslazionale ha permesso di mettere a punto un nuovo sistema per diagnosticare la Malattia di Alzheimer e il Morbo di Parkinson. La nuova metodica si basa sulla conversione chimica diretta di fibroblasti della pelle dei pazienti in neuroni umani, senza ricorrere ad approcci transgenici, per la ricerca di marcatori di patologia.

Il lavoro è stato coordinato da Daniela Merlo, Primo Ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità e da Enrico Garaci e Massimo Fini, rispettivamente Presidente del Comitato Scientifico dell’IRCCS San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS San Raffaele, in collaborazione con il gruppo di ricerca della Dott.ssa Cristiana Mollinari, Ricercatore dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR. Lo studio si è avvalso inoltre della collaborazione con la ShanghaiTech University di Shanghai grazie ad un progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISS. “Il sistema da noi messo a punto, per la ricerca di marcatori di patologia, è a basso costo e poco invasivo rispetto a metodiche convenzionali - afferma la Dott.

pubblicità

ssa Merlo - e potrebbe in futuro trovare applicazione nella pratica clinica”. “I neuroni chimicamente indotti - dichiara la Dott.ssa Mollinari - possono essere generati da cellule somatiche del paziente e rappresentano un modello in vitro, riproducibile in un tempo relativamente breve, per lo studio di meccanismi patogenetici delle malattie neurologiche”.  “Inoltre, il modello è perfetto per testare strategie terapeutiche e studi di medicina personalizzata”, concludono i Prof. Fini e Garaci. Lo studio è pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Sciences.

Questa tecnica rappresenta un ulteriore sviluppo della tecnologia di riprogrammazione genetica proposta dal Prof. S. Yamanaka di Kyoto per la generazione di cellule staminali riprogrammate (iPS), ma, a differenza di quest’ultima, la nuova tecnica non implica la generazione di cellule staminali: si tratta di una conversione diretta dei fibroblasti in neuroni. Questo protocollo evita il ringiovanimento dei fibroblasti a cellule staminali e quindi la perdita delle caratteristiche epigenetiche acquisite con l’età e può essere da subito utilizzato in studi pilota per la diagnosi di malattie neurodegenerative.
 

Commenti

I Correlati

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

Ti potrebbero interessare

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

Ultime News

Riscatto laurea, le regole per il 2024

Professione | Redazione DottNet | 23/04/2024 21:14

Con questa possibilità di può aumentare l’importo dell’assegno pensionistico e anticipare la pensione, in misura pari al numero di anni riscattati

Un libro bianco rivela le sfide delle pazienti e di chi le assiste

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine