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Tumore della prostata, nuove prospettive di cura grazie ad innovativi agenti ormonali

Oncologia Redazione DottNet | 08/05/2022 18:52

I nuovi farmaci stanno cambiando la storia clinica della malattia. Validi anche per altri tipi di tumori, in particolare quello del rene e della vescica

Nuovi agenti ormonali consentono di ottenere risultati importanti contro il tumore della prostata, sia nella fase metastatica ormono-sensibile, sia nella fase non metastatica ormono-resistente. Farmaci che stanno letteralmente cambiando la storia clinica della malattia. E anche per altri tipi di tumori, in particolare quello del rene e della vescica, vedono all’orizzonte interessanti prospettive. In particolare, contro il tumore del genesi profilano combinazioni di immunoterapia e farmaci anti-angiogenetici, ovvero delle nuove indicazioni per utilizzare in modo combinato farmaci che attivano il sistema immunitario contro il tumore o farmaci che ne inibiscono direttamente la crescita. Infine, per il carcinoma della vescica metastatico sono ormai una realtà nuove combinazioni terapeutiche e innovative terapie di mantenimento che servono a migliorare la sopravvivenza controllando la risposta ottenuta con una prima linea di farmaci. Queste sono solo alcune delle novità emerse dalla prima delle tre giornate che a Pozzuoli vedono coinvolti i maggiori esperti in ambito oncologico per discutere dello stato dell’arte e nuove opportunità per la cura di patologie oncologiche che sono tra quelle a maggiore incidenza. Con le Giornate Flegree di Oncologia 2022, volute e organizzate dal professor Gaetano Facchini, Pozzuoli si conferma dunque "cuore pulsante" di un’oncologia medica sempre più improntata alla multidisciplinarietà.

«Gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere quest’anno - spiega Facchini, primario dell’Oncologia Medica al Santa Maria delle Grazie - sono diversi e tutti molto importanti. In primo luogo ci proponiamo di analizzare gli aggiornamenti delle conoscenze relative alle caratteristiche cliniche, genetiche e biologiche dei tumori. Vogliamo discutere delle opzioni per la gestione chirurgica mini-invasiva operativa dei tumori, l’integrazione dei trattamenti combinati di radioterapia più chemio/immunoterapia, affrontare il delicato tema delle future possibilità di ricerca e gestione delle malattie metastatiche e definire gli attuali standard di trattamento nelle varie patologie neoplastiche in accordo con i PDTA regionali e le linee guida nazionali ed internazionali». Un lavoro che coinvolge diverse figure professionali e che viene portato avanti anche e soprattutto attraverso la discussione di casi clinici in modalità multidisciplinare con dibattiti, controversie, vere e proprie sfide cliniche e revisione dei recenti dati di sperimentazione degli approcci terapeutici emergenti con potenziale impatto sul cambiamento della pratica clinica.

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«L'assistenza multidisciplinare nei tumori è diventata una realtà - sottolinea Facchini - e i chirurghi insieme agli oncologi e radioterapisti sono tutti coinvolti nella gestione di questi pazienti. Per garantire la migliore assistenza possibile è essenziale che tutti i membri del team di trattamento siano aggiornati sulle tendenze attuali e sui dati emergenti, non solo nella propria area, ma anche nelle specialità correlate». Le Giornate Flegree di Oncologia sono importanti proprio perché offrono a medici e infermieri l'opportunità di ricevere aggiornamenti didattici sulle migliori pratiche e strategie di indagine e terapie in ciascuna delle aree tematiche, accompagnati da discussioni di casi pratici moderati da un gruppo di esperti in un ambiente multidisciplinare.

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