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Quota A Enpam: le nuove modalità per pagare

Previdenza Redazione DottNet | 25/05/2022 14:09

Le Casse di previdenza debbono adottare il sistema previsto dal Codice dell’amministrazione digitale, attualmente gestita dalla società PagoPa

Gli iscritti all’Enpam che, come ogni anno, si sono cimentati con il pagamento del contributo minimo obbligatorio alla "Quota A" del Fondo di previdenza generale dell’Enpam hanno dovuto fare i conti con una significativa novità. 

Già dallo scorso anno i bollettini cartacei per effettuare il pagamento non erano stati più inviati per posta ai soggetti iscritti all’Area Riservata, ma questi ultimi hanno dovuto scaricarli e stamparli per conto proprio. L’anno scorso si trattava di cinque bollettini MAV, uno per il pagamento in unica soluzione e gli altri quattro per le quattro rate con scadenza aprile, giugno, settembre e novembre.

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Da quest’anno, si cambia ancora. Le Casse di previdenza dei liberi professionisti (fra cui anche la Fondazione Enpam), con la sentenza n. 1931 del Consiglio di Stato, sono state equiparate ai gestori di pubblici servizi, i quali, per i pagamenti, debbono adottare il sistema previsto dal Codice dell’amministrazione digitale, attualmente gestita dalla società PagoPa. I primi contributi oggetto di riscossione con PagoPa sono appunto quelli del Fondo di Previdenza Generale (Quota A e Quota B).

In pratica cosa è successo per il contributo minimo? Gli iscritti all’Area Riservata hanno ricevuto una comunicazione via email, con un link dal quale è possibile scaricare i bollettini. Attenzione, però: in questa prima fase, non si hanno a disposizione tutti e cinque i bollettini dell’anno, ma soltanto i due con scadenza il 30 aprile, e cioè quello con versamento in unica soluzione e quello della prima rata. Se si sceglie il versamento rateale, si riceverà un’altra email in prossimità delle scadenze successive.

Se non si riesce a trovare la email, niente paura: i bollettini si possono scaricare anche dall’Area Riservata del sito Enpam, cliccando nel Menu a sinistra sulla voce Avvisi pagamento. Ma anche in questo caso, per ora, troveremo solo i due bollettini con scadenza ad aprile. I non iscritti all’Area Riservata, invece, riceveranno a breve per posta un plico contenente tutti e cinque i bollettini dell’anno.

I bollettini del sistema PagoPa sono i famigerati Cbill: da un lato si tratta di un sistema di pagamento molto comodo, perché consentito in una miriade di punti autorizzati, tra gli altri poste, banche e sportelli del sistema Lottomatica; dall’altro, però, le commissioni sono piuttosto esose. Ad esempio, pagando presso un tabaccaio romano c’è una commissione fissa di € 2,30: quindi in caso di pagamento rateale ci sono € 9,20 aggiuntivi annui di sole commissioni.

Ecco perché la Fondazione Enpam (che in verità ha anche digerito molto male l’equiparazione ai soggetti pubblici) spinge molto sulla domiciliazione bancaria, che si può utilizzare in alternativa a PagoPa per chi vuole semplificare ulteriormente il pagamento e risparmiare sui costi di riscossione. Con la domiciliazione, infatti, si pagano soltanto 48 centesimi per ogni rata (o per il pagamento in unica soluzione) e si riceve l’addebito direttamente sul conto l’ultimo giorno utile della scadenza, senza il rischio di incorrere in sanzioni per aver dimenticato di fare il versamento.

Purtroppo, però, il termine per la domiciliazione è scaduto il 31 marzo scorso e le domande presentate adesso varranno comunque per il prossimo anno. Quanti però hanno un reddito libero professionale da dichiarare alla Quota B, possono provvedere alla domiciliazione del versamento del contributo proporzionale entro il 15 settembre, e la domiciliazione così effettuata si estenderà per il 2023 anche alla Quota A.

Per attivare la domiciliazione bancaria:

    • entrare nell’Area Riservata del sito;
    • nella colonna di sinistra, cliccare su Domande e dichiarazioni online;
    • nel menu che si apre, cliccare su Domiciliazione bancaria – SDD;
    • compilare i campi del riquadro Dati bancari e poi cliccare su Conferma;
    • compilare i campi del riquadro Scegli in quante rate pagare i contributi (per il contributo libero professionale si può pagare in rata unica ad ottobre; oppure in due rate senza interessi ad ottobre e dicembre; oppure in cinque rate, ad ottobre, dicembre, febbraio, aprile e giugno, con l’aggiunta degli interessi legali solo per gli importi pagati nell’anno successivo rispetto a quello di riferimento) e poi cliccare su Conferma.

Ovviamente se non si dichiara alcun reddito da lavoro autonomo, la scelta delle rate non avrà alcun effetto, ma comunque l’operazione varrà per la domiciliazione del contributo minimo per il prossimo anno. Per il prossimo anno, la domiciliazione del contributo minimo obbligatorio diventerà essenziale per tutti coloro che non se la sentono di pagare gli oltre 1.600 euro dovuti in un’unica soluzione. Se infatti per il 2022 non sono previsti cambiamenti nelle scadenze, dal 2023 la Quota A si potrà rateizzare solo con il servizio di domiciliazione bancaria Enpam e si potrà rateizzare l’importo, oltre che con la modalità attuale di 4 rate, anche in 8 rate (da aprile a novembre). Gli iscritti che non attiveranno l’addebito diretto dovranno pagare con PagoPa in unica soluzione il 30 aprile di ciascun anno.

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