L'Agenzie delle Entrate ricorda anche le prossime scadenze per l'invio dati
Che cosa succede se il medico omette di comunicare i dati al sistema tessera sanitaria? A tal propsoito arrivano alcune precisazioni dall’Agenzia delle Entrate in merito alla sanzione da 100 euro applicabile nei confronti di alcuni soggetti sanitari per omessa comunicazione di dati relativi alle prestazioni erogate. Con la risoluzione n.22 del 23/05/2022, il Fisco ricorda che una lunga lista di aziende e istituti attivi nel campo sanitario ha l’obbligo di inviare al Sistema tessera sanitaria “i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, ai fini della loro messa a disposizione dell’Agenzia delle entrate che li utilizza per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata” I soggetti tenuti all’obbligo sono gli "iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri, le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari, le farmacie, pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale” E ancora: “Le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari” L’Agenzia precisa anche alcuni aspetti tecnico-giuridici legati alla normativa di riferimento, a fronte di “richieste di chiarimenti in merito alle violazioni degli obblighi di comunicazione”
IL CUMULO GIURIDICO - Un primo punto chiarito dalla risoluzione è quello se la sanzione vada applicata per ogni singola comunicazione omessa oppure solo una volta per aver violato l'obbligo anche relativamente a più di una comunicazione.
IL RAVVEDIMENTO OPEROSO - Viene però comunicato che qualora la comunicazione sia correttamente trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza prevista, "la sanzione base su cui applicare le percentuali di riduzione" è data dalla sanzione ordinaria ridotta a un terzo con un massimo di 20mila euro.
LE PROSSIME SCADENZE - Ecco e prossime scadenze previste per gli obblighi di comunicazione: entro il 30 settembre 2022, per le spese sostenute nel primo semestre dell'anno 2022; entro il 31 gennaio 2023, per le spese sostenute nel secondo semestre dell'anno 2022; entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023
Le urgenze vengono quasi sempre garantite, ma per le richieste di prestazioni programmabili (che sono anche le più numerose) i ritardi in alcuni casi sono significativi
E' il quadro relativo al biennio 2023-2024 tracciato dalla sorveglianza Passi d'Argento coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità
Gli Europei si sforzano di vivere in modo sano ma solo 1 su 2 ci riesce. Oltre ai problemi di motivazione, sono frenati da pressioni finanziarie, problematiche di salute mentale e accesso limitato alle cure
Medici bersaglio di cause: uno su tre ha ricevuto una denuncia. Solo nel 3% dei casi queste cause si sono concluse con una condanna. I più colpiti sono i medici con più anzianità
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti