Canali Minisiti ECM

Carlo Federico Perno: La malattia è più rara rispetto al passato, cambia lo scenario e le scelte da fare

Infettivologia Redazione DottNet | 17/07/2022 17:19

"Noi per l'influenza non abbiamo chiuso l'Italia. Quindi, se riteniamo che questo virus oggi abbia caratteristiche cliniche che si avvicinano sempre di più all'influenza, potremmo andare verso un allentamento del rigore"

Le modifiche delle regole sull'isolamento per i positivi al Covid "sono scelte in cui la politica prende decisioni, sempre su base scientifica, tenendo  conto del cambiamento della situazione della pandemia. Noi finora abbiamo evitato che il virus circolasse per evitare la malattia. In questo momento la malattia è molto più rara rispetto al passato, e quindi cambia lo scenario, e con esso le scelte da fare". Così all'ANSA il direttore dell'Unità di microbiologia dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, Carlo Federico Perno.

"Io sono convinto - afferma Perno - che l'abbattimento della mortalità, avvenuto in gran parte grazie al vaccino, richieda una riflessione sulle regole, prendendo  decisioni importanti di tipo strategico. Come esempio possiamo prendere l'influenza: Noi per l'influenza non abbiamo chiuso l'Italia. Quindi, se riteniamo che questo virus oggi abbia caratteristiche cliniche che si avvicinano sempre di più all'influenza, potremmo andare verso un allentamento del rigore con cui abbiamo vissuto la pandemia; se di contro ritenessimo che il virus abbia ancora caratteristiche particolarmente gravi, bisognerebbe essere ancora molto rigorosi".

E l'esperto spiega: "In sostanza, dobbiamo decidere se rincorrere il virus o la malattia, sapendo che finora bloccando il virus bloccavamo anche la malattia, ma oggi potrebbe non essere piu' strettamente cosi'. Se rincorriamo il virus, mascherina per tutti e anche lockdown, come hanno fatto a Shanghai. Se il nostro bersaglio e' la malattia, possiamo allentare un po' la presa sapendo che il virus, pur circolando abbondantemente, danni ne farebbe molti di meno che nel passato. in sostanza, si allenta un pochino per riprendere la vita normale sapendo che nella gran parte dei casi, questo virus, oggi, e ci tengo a sottolinearlo, grazie a piu' di 50 milioni di vaccinati, fa molto meno danno".

"Quindi sì - dice Perno - sono d'accordo con una revisione puntuale e aggiornata delle regole sull'isolamento, che dovrà essere poi modulata nel tempo, man mano che si valuti quello che è il percorso naturale di questa malattia". Malattia, rileva l'esperto, altamente mortale all'inizio "mentre adesso abbiamo una mortalità riportata sotto l'1 per mille, dove il denominatore è rappresentato dal numero di tamponi positivi (e sappiamo che almeno il doppio dei tamponi che sono positivi non vengono dichiarati, mentre i decessi sì). Quindi - conclude Perno - abbiamo una mortalità  molto piu' bassa rispetto al passato, bene cosi', ricordando pero' che comunque i decessi sono sempre tanti. Dunque allentare, ma non tana libera tutti".

Commenti

I Correlati

Sottosegretario Gemmato: “La prevenzione passa anche dalla corretta alimentazione. Il TanSiN sarà un punto di riferimento per una popolazione più consapevole e in salute”

Aodi: “Le linee guida dell’OMS sono essenziali, ma da sole non bastano, e soprattutto servono finalmente fatti e non certo parole da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità"

ll ciclo di incontri Morning Health Talks di EIT Health aiuta ad indentificare gli ostacoli alla digital transformation del settore healthcare e raccoglie proposte per accelerare l’innovazione in sanità, in Italia e non solo

Si è appena concluso “ENDO-DIABE 2025: medicina di genere per l’endocrinologo”, congresso promosso dall’IRCCS MultiMedica e dall’Università Statale di Milano

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti