Mmg: dai 42.428 che erano nel 2019 sono diventati 41.707 nel 2020 (in 10 anni se ne sono persi 4.171). In calo anche i pediatri (-123 in un anno per un totale nel 2020 di 7.285 unità)
Nell'anno 2020 il personale dipendente del Servizio sanitario nazionale (Ssn) ammontava a 617.466 unità di cui 68,7% donne e 31,3% uomini. Rispetto all'anno 2019 il personale risulta aumentato di 13.610 unità pari al 2,3% È quanto emerge dall'Annuario statistico del Servizio sanitario nazionale riferito all'anno 2020 e pubblicato dal ministero della Salute. La composizione per ruolo è così strutturata: il 72,3% è rappresentato da personale con ruolo sanitario, il 17,8%, dal ruolo tecnico, il 9,7% dal ruolo amministrativo e il restante 0,2% dal ruolo professionale. Le unità di personale con profilo infermieristico costituiscono il 59,3% del totale del ruolo sanitario, i medici e gli odontoiatri il 23,1% mentre il 17,6% è rappresentato da altre figure professionali sanitarie, quali: altro personale laureato; dirigente delle professioni sanitarie; personale tecnico - sanitario; personale funzioni riabilitative; personale vigilanza-ispezione. Nelle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate operano 97.603 medici e 244.979 unità di personale infermieristico (nel 2019 erano 94.220 medici e 237.999 infermieri). Diminuiscono i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta. Nel 2020 si contavano 41.707 medici di medicina generale, erano 45.878 nel 2010 e 42.428 nel 2019; i pediatri sono passati dai 7.718 del 2010 ai 7.408 del 2019 fino a scendere a 7.285 nel 2020. Nel dettaglio, nel 2020 sono state aperti 12 ospedali (di cui 11 nel privato) per un totale di 1.004 ospedali rispetto ai 992 del 2019. In aumento anche le strutture per l’assistenza specialistica ambulatoriale: erano 8.798 nel 2019 e sono salite a 8.803 nel 2020. Ancora più marcato l’aumento dell’assistenza Territoriale Residenziale che nel 2019 erano 7.683 e sono salite nel 2020 a 7.858. In controtendenza invece l’assistenza territoriale semi residenziale che invece vede crescere le strutture: erano 3.207 nel 2019 e sono 3.189 nel 2020. Piccola crescita anche per la Riabilitativa che da 1.141 strutture è passata 1.151. In lieve salita anche i numeri per l’altra assistenza territoriale.
Tra i punti principali l'istituzione della specializzazione e la possibilità di optare per la dipendenza o su forme di accreditamento. Resta il rapporto fiduciario
Il 57% degli intervistati consiglierebbe a un giovane di lavorare in questo settore
Agostiniani: “Un bambino nato in una regione con meno screening neonatali ha già un destino più fragile. Ed è inaccettabile che oggi, in Italia, la regione di nascita possa determinare l’accesso alla diagnosi precoce"
Al centro del dibattito anche il tema del ruolo unico, da cui ogni medico possa scegliere liberamente se operare in regime orario, a quota capitaria o in modalità mista
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
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