
La tecnologia che richiede la presenza del medico nucleare in sala operatoria con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la precisione dell'intervento di asportazione della prostata per via robotica assistita
Non ci sarà solo più il robot Da Vinci ad aiutare l'urologo nella chirurgia del tumore prostatico. Per la prima volta in Italia, all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è stata sperimentata nei giorni scorsi una nuovissima tecnologia che richiede la presenza del medico nucleare in sala operatoria con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la precisione dell'intervento di asportazione della prostata per via robotica assistita. La medicina nucleare entra in gioco con i radiofarmaci, ovvero molecole radioattive, in grado di identificare precocemente lesioni tumorali, tra cui il Psma (antigene di membrana prostata-specifico) per lo studio del carcinoma della prostata.
Nuovo studio delle università di Bari e Firenze
Per la Giornata nazionale sensibilizzazione cancro seno metastatico mostrati a Roma i risultati di due focus group coordinati da Fondazione IncontraDonna: "Definire Pdta specifico"
La scoperta è contenuta in uno studio pubblicato su Scientific Reports e coordinato da due ricercatrici dell'Università di Bari Aldo Moro, Nicoletta Resta e Carmen Abate
Nel nostro Paese, uno studio multicentrico ha stimato una diffusione della patologia pari al 7,1% negli uomini tra i 50 e i 70 anni
Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)
Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"
Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia
Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"
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