Una campagna per alimentare il dibattito intorno alla gestione e cura del carcinoma della prostata: la sopravvivenza cresce grazie alle cure disponibili e sempre più efficaci
In Italia, il carcinoma della prostata rappresenta la neoplasia più diffusa tra gli uomini over 50, incidendo per circa il 30% su tutti i tumori maschili, con 40.192 nuovi casi stimati solo nel 2024. È stata presentata oggi, in Senato la campagna di sensibilizzazione ‘Allo Specchio della Salute - uno spazio di confronto sul carcinoma prostatico’, pensata per coinvolgere l’intera comunità nel dibattito intorno alla gestione e cura di questa patologia. Un’intera giornata dedicata al carcinoma della prostata suddivisa in due appuntamenti sinergici e complementari: la conferenza stampa seguita dalla campagna di awareness. Inaugurata in conferenza stampa e ospitata negli spazi del Barber Shop “XI La Barberia” la campagna offrirà due appuntamenti sinergici e complementari, il primo per dare sostanza al dibattito tra esperiti del tema e il secondo per sensibilizzare la popolazione maschile che potrà accedere ad un trattamento di benessere gratuito e ricevere informazioni sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e della gestione a tutto tondo del carcinoma della prostata.
Sono attualmente circa 500.000 gli uomini italiani che convivono con questa malattia che nel 5% dei casi sviluppa metastasi.
La campagna di awareness “Allo specchio della Salute: uno spazio di confronto sul carcinoma prostatico”, organizzata da Cencora Pharmalex con il patrocinio di AIOM – Associazione Italiano di Oncologia Medica, SIUrO – Società Italiana di Urologia Oncologica, Europa Uomo Italia APS, MO4MO ODV e realizzata grazie al contributo non condizionato di Astellas Pharma, desidera incoraggiare la popolazione maschile all’ascolto, allo scambio di informazione sulla propria salute, all’attenzione alla prevenzione e cura. Il concept dell’iniziativa richiama l’importanza del prendersi cura di sé, trasformando una barberia in un luogo di ascolto, dialogo e consapevolezza. “La ricerca ha fatto passi da gigante negli ultimi anni per la gestione del carcinoma prostatico – afferma Daniele Santini, Professore ordinario di oncologia, Direttore UOC Oncologia, Policlinico Umberto 1 Università degli Studi “La Sapienza” - Roma. – I tassi di sopravvivenza descritti dagli ultimi studi, presentati un mese fa al Congresso annuale della Società Americana di Oncologia Medica (ASCO), ci raccontano di terapie sempre più capaci di cronicizzare anche la patologia avanzata. Questo, tuttavia, non deve distogliere l’attenzione dalla prevenzione, prima arma per restare in salute, e tantomeno dai controlli a cui tutti noi uomini dovremmo sottoporci per identificare le patologie per tempo. L’altro aspetto che sempre più vediamo esercitato nei reparti è la gestione multidisciplinare del percorso di cura, fondamentale per garantire una gestione completa della patologia”. Anche le associazioni coinvolte hanno posto l’accento sul ruolo fondamentale della corretta informazione e divulgazione, riconoscendola come il primo passo per generare un cambiamento reale: creare cultura e favorire una diagnosi precoce.
“I dati aggiornati e diffusi ogni anno dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica confermano che il tumore della prostata è destinato a diventare in tempi brevi una vera emergenza sociale – ha commentato Claudio Talmelli, Presidente Europa Uomo. – Già oggi, considerando che in Italia sono oltre 500.000 gli uomini che convivono con questa malattia e che attorno a ciascuno di loro ruotano familiari e caregiver, parliamo di milioni di persone coinvolte e il loro numero è in aumento. È fondamentale intervenire subito con le azioni necessarie per arginare il fenomeno: programmi di screening organizzato e gratuito per tutti gli uomini nella fascia di età più a rischio e presa in carico tempestiva dei casi diagnosticati in centri specializzati multidisciplinari, per garantire cure e assistenza adeguate ad ogni paziente.” L’iniziativa di oggi si propone di portare alla luce quel tabù che ancora oggi caratterizza molte patologie maschili. Solo attraverso l’informazione, l’ascolto e la collaborazione tra cittadini, medici, istituzioni e mondo della ricerca, sarà possibile garantire ai pazienti un futuro fatto di cure più efficaci e sempre migliore qualità di vita. “Una diagnosi di tumore non riguarda solo il paziente, ma ha un impatto profondo anche su chi gli sta accanto – ha dichiarato Fulvio Berardo, General Manager Astellas Pharma Italy. – Per questo è fondamentale promuovere la cultura della diagnosi precoce, aiutando gli uomini a superare barriere culturali e paure che spesso ritardano l’accesso ai controlli. Intercettare la malattia nelle fasi iniziali significa offrire maggiori possibilità di guarigione, ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita. È altrettanto essenziale che le persone colpite possano contare su percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari e integrati. Per questo motivo Astellas continua ad investire nella ricerca oncologica e in progetti di sensibilizzazione rivolti alla popolazione. Ma per rendere davvero efficaci i risultati della ricerca, serve anche una governance farmaceutica più moderna, capace di sostenere l’accesso alle cure e valorizzare chi investe in salute”.
Monitoraggio continuo, assistenza personalizzata e innovazione digitale per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici, con il progetto europeo MyPath dell’INT
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