Lo rivela uno studio guidato dall'Università Wake Forest, in Carolina del Nord, e pubblicato su Alzheimer's & Dementia, rivista dell'Alzheimer's Association
L'integrazione giornaliera di multivitaminici-minerali per 3 anni ha migliorato la cognizione globale, la memoria episodica negli anziani. Mentre integratori a base dei flavonoidi contenuti nel cacao non hanno mostrato particolari benefici. A indicarlo sono i risultati di un ampio studio guidato dall'Università Wake Forest, in Carolina del Nord, e pubblicato su Alzheimer's & Dementia, rivista dell'Alzheimer's Association.
Alzheimer e demenza colpiscono oltre 46 milioni di persone nel mondo ed è un numero destinato a crescere, per questo, scrivono gli autori dello studio, "è urgente identificare strategie efficaci per preservare la funzione cognitiva e mitigare il pesante carico sociale associato".
L'estratto di cacao non ha avuto effetto positivo mentre l'integrazione giornaliera di multivitaminici, rispetto al placebo, ha determinato un beneficio statisticamente significativo sulla cognizione, la memoria e la funzione esecutiva. Questo effetto è stato più pronunciato nei partecipanti con una storia di malattie cardiovascolari. In particolare si è stimato un rallentamento del 60% del declino cognitivo, paria circa 1,8 anni di protezione. "Questo è il primo studio su larga scala a lungo termine a dimostrare che l'integrazione di multivitamine-minerali per gli anziani può rallentare l'invecchiamento cognitivo. Sebbene siamo incoraggiati da questi risultati, non siamo pronti a raccomandarne l'uso diffuso", commenta Maria C. Carrillo, responsabile scientifica di Alzheimer's Association che precisa: "è necessario un ulteriore lavoro per confermare questi risultati".
"L'educazione alla salute del cervello dovrebbe cominciare alle scuole medie. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione perché con 3 giorni di emicrania al mese aumenta l'ansia che si possa ripresentare, e con 15 giorni c'è depressione"
I ricercatori del dipartimento di Chimica Analitica dell'ACS segnalano lo sviluppo iniziale di un sistema che consente di effettuare lo screening del MP a basso costo tramite l'odore del cerume
Nessun effetto sul cervello se vengono consumate da adulti
Nel 2040, si prevede che il numero di persone diagnosticate con Sla in Europa aumenterà
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti