Lo rivela uno studio condotto da ricercatori dell'University of Minnesota e pubblicato sulla rivista dell'Accademia nazionale delle scienze statunitense (Pnas)
La variante Omicron, identificata a novembre del 2021 e diventata in pochi mesi dominante in tutto il mondo, potrebbe avere avuto origine nei topi. È quanto sostiene uno studio condotto da ricercatori dell'University of Minnesota e pubblicato sulla rivista dell'Accademia nazionale delle scienze statunitense (Pnas). Omicron ha attirato fin da subito su di sé l'attenzione dei ricercatori a causa dell'elevato numero di mutazioni (circa 50) che caratterizza il suo genoma rispetto alle varianti precedenti. Questa caratteristica le conferisce, tra le altre cose, un'elevata contagiosità e capacità di evadere la risposta immunitaria.
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Lo studio è promosso da Città di Lugano, IBSA Foundation per la ricerca scientifica e l’Istituto di Medicina di Famiglia dell’Università della Svizzera italiana (USI), in collaborazione con il LAC Lugano Arte e Cultura
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