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Il virus del vaiolo delle scimmie potrebbe annidarsi nei testicoli

Infettivologia Redazione DottNet | 19/10/2022 13:52

Lo rivela l'stituto medico di ricerca sulle malattie infettive dell'esercito Usa, pubblicata sulla rivista specializzata Nature Microbiolog

Scoperta il vaiolo delle scimmie nei testicoli di primati non umani da parte di ricercatori dell'Istituto medico di ricerca sulle malattie infettive dell'esercito Usa, pubblicata sulla rivista specializzata Nature Microbiology. Questa scoperta potrebbe spiegare la trasmissione del virus in questione per via sessuale. Più volte in questi mesi erano emersi sospetti sulla possibile trasmissione del vaiolo delle scimmie attraverso contatti sessuali, ma non esistevano evidenze in questo senso.

Analizzando ora campioni di tessuto di "macachi mangiatori di granchi", i ricercatori hanno scoperto per la prima volta la presenza del virus all'interno dei testicoli, in particolare nelle cellule interstiziali e nei tubuli seminiferi dei testicoli, nonché nel lumina epididimale, ossia i siti di produzione e maturazione degli spermatozoi.

Un aspetto importante, sottolineano i ricercatori, è che sono state trovate tracce del virus anche in animali convalescenti sopravvissuti all'infezione. Mentre il virus era stato eliminato dalla maggior parte degli organi, nei testicoli è stato identificato fino a 37 giorni dalla prima esposizione.

"I nostri dati - ha detto il responsabile dello studio, Xiankun Zeng - forniscono prove che nei macachi il virus del vaiolo delle scimmie può essere presente nello sperma sia durante le fasi acute che di convalescenza". Pur con le debite differenze tra umani e macachi, in cui il virus risulta molto più letale ed aggressivo, e pur non essendoci prove certe, i ricercatori affermano che sarebbe plausibile che anche negli umani convalescenti possa verificarsi una trasmissione attraverso lo sperma.

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