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L'alcol riduce le possibilità di successo dei trattamenti per la fertilità

Ginecologia Redazione DottNet | 19/10/2022 15:40

Lo suggerisce un'analisi del Tongji Medical College (Cina), pubblicato su Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica

Il consumo di caffeina non sembra ridurre le probabilità di successo dei trattamenti per la fertilità nelle donne, mentre occorre fare attenzione al consumo di alcol, che diminuisce le possibilità di avere un figlio anche quando a bere, nelle coppia, è l'uomo. Lo suggerisce un'analisi del Tongji Medical College (Cina), pubblicato su Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica, che ha preso in considerazione i risultati di 7 studi sul consumo di caffeina e di 9 studi sul consumo di alcol, per un totale di 26.922 donne (e partner) che hanno fatto ricorso ai trattamenti per la fertilità.  "Le coppie dovrebbero essere consapevoli che alcuni fattori modificabili del loro stile di vita, come il consumo di alcol, possono influenzare i risultati del trattamento. Ma quanto questi fattori influiscano sul sistema riproduttivo deve essere ancora approfondito", ha affermato Yufeng Li, tra gli autori dello studio.

  L'analisi dei dati ha in particolare rilevato che il consumo di caffeina da parte delle donne sottoposte a trattamento e dei loro partner non era significativamente associato ad alcun cambiamento dei tassi di gravidanza o di nascita di un figlio.  Al contrario, il consumo materno e paterno di alcol sembrava influire negativamente sulle possibilità di avere una gravidanza dopo il trattamento e di vedere nascere un figlio.   In particolare, rispetto alle coppie che si sono astenute dal bere, il consumo di una sola unità alcolica al giorno, vale a dire l'equivalente di un bicchiere di vino o una lattina di birra, per un totale di 84 grammi di alcol settimanali, tra le donne era associato a -7% di probabilità di avere una gravidanza. Effetti negativi sono stati riscontrati anche nel caso in cui a bere sia l'uomo: chi consumava più di 84 grammi a settimana aveva il 9% di probabilità in meno di diventare papà.

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