Il diabete rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo sia di Herpes Zoster che della sua complicanza, la nevralgia post-erpetica
"Le persone affette da diabete, rispetto alla popolazione generale, corrono un maggior rischio di complicanze se contraggono malattie infettive. Per questa ragione, indipendentemente dalla loro età, rientrano tra le persone per cui sono raccomandati i vaccini contro diverse malattie, tra cui l'Herpes Zoster". Così Agostino Consoli (nella foto), presidente della Società italiana diabetologia, all'Adnkronos Salute a margine del 29° Congresso nazionale Sid che si è appena concluso a Rimini. "In un documento congiunto siglato con l'Associazione medici diabetologi (Amd) - spiega Consoli - ribadiamo il concetto che la persona con diabete, sotto il profilo delle infezioni, è un paziente fragile. Non solo ha un rischio aumentato di contrarre infezioni, ma il decorso dell'infezione che contrae è più grave.
Il diabete, evidenziano gli specialisti, rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo sia di Herpes Zoster che della sua complicanza, la nevralgia post-erpetica. "Questi pazienti sono maggiormente esposti al virus - sottolinea Consoli - e più a rischio di avere conseguenze negative legate all'infezione, tra cui una neuropatia dolorosa persistente che può protrarsi anche mesi. Fondamentale proteggerli con la vaccinazione".
Le persone affette da diabete "presentano una spiccata suscettibilità alle infezioni, con un decorso caratterizzato da maggiore severità e un incremento del rischio relativo di ospedalizzazione o di decesso per patologia infettiva - rimarca Graziano Di Cianni, presidente Amd - Lo abbiamo visto con il Covid-19, per questo consigliamo sempre le vaccinazioni. Per il paziente diabetico, a parte l'antinfluenzale, noi diabetologi raccomandiamo i vaccini contro Herpes Zoster, meningococco, pneumococco, perché queste infezioni possono avere manifestazioni cliniche particolarmente impegnative".
L'Herpes Zoster "per il diabetico - prosegue l'esperto - è una patologia impegnativa per le manifestazioni cliniche che comporta. Non dimentichiamoci che il paziente diabetico ha una serie di comorbidità, tra cui malattie cardiovascolari, vasculopatie e insufficienza renale, e che le infezioni, sia virali che batteriche, determinano in questi pazienti alterazioni della glicemia. Da qui il nostro invito, anzi imperativo, a sottoporsi alle vaccinazioni raccomandate".
Proteggere il paziente diabetico con "una massiccia campagna di vaccinazioni è estremamente importante - conclude Di Cianni - Per farlo serve innanzitutto promuovere la cultura della vaccinazione coinvolgendo i diabetologi, ma in generale tutta la classe medica. Un medico, se convinto dell'importanza dei vaccini, convincerà anche i suoi pazienti. Inoltre, dobbiamo aprire i centri dell'associazione Amd, parlare con i pazienti anche attraverso i nostri canali social. Dobbiamo promuovere una campagna di sensibilizzazione e informazione affinché la prevenzione diventi pratica clinica".
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