Rischio neurodegenerativo simile a Parkinson e Alzheimer
Il virus del Covid 19 può innescare una reazione infiammatoria, simile quella che si verifica nel morbo di Parkinson e nell'Alzheimer , aggravando il rischio di sviluppare condizioni neurodegenerative in individui suscettibili. Ricercatori dell'Università del Queensland in Australia, Scuola di scienze biomediche, hanno coltivato un tipo di cellula immunitaria, detta microglia, da sangue donato e infettato da cellule legate al virus che causa il Covid-19. Sono le stesse cellule responsabili della progressione dei morbi cerebrali come Parkinson e Alzheimer. "Normalmente queste cellule nel cervello rispondono a patogeni e a lesioni cellulari, e possono indurre una risposta infiammatoria che protegge da malattie e infezioni", scrive il professore di farmacologia Trent Woodruff, che guida la ricerca, sulla rivista Nature Molecular Psychiatry.
Impegno della società italiana di Neurologia (Sin) per sensibilizzare su questa patologia in occasione della Giornata internazionale
La stimolazione elettrica dei nervi spinali sensoriali con elettrodi impiantati sulla schiena può risvegliare gradualmente i motoneuroni nel midollo spinale
I Ricercatori possono così sviluppare un Progetto di Ricerca su diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, individuazione di marcatori diagnostici, possibili nuovi target farmacologici, innovativi approcci tecnologici
Lo studio si basa sull'analisi di dati della UK Biobank relativi a 47.371 partecipanti di età pari o superiore a 60 anni, che hanno indossato dispositivi "fitness-tracker" da polso
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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