Il casellario dei pensionati Inps ha trasmesso all’Enpam, nella seconda decade di ottobre, l’elenco dei potenziali beneficiari individuati in base ai dati presenti nel casellario stesso, ai quali l’indennità in questione doveva essere erogata diretta
Il casellario dei pensionati Inps ha trasmesso all’Enpam, nella seconda decade di ottobre, l’elenco dei potenziali beneficiari individuati in base ai dati presenti nel casellario stesso, ai quali l’indennità in questione doveva essere erogata direttamente dalla Fondazione
Il Decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, prevede, all’art. 19, comma 1, in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, e di reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l'anno 2021 a 20.000 euro, la corresponsione nel mese di novembre 2022, di una indennità una tantum, pari a 150 euro. Si tratta dunque di un nuovo bonus, dopo quello di 200 euro erogato a luglio, ma che stavolta riguarda una platea diversa, visto che la soglia di reddito che non va superata per accedere al diritto, scende da 35.000 a 25.000 euro.
In presenza di soggetti titolari di prestazioni erogate dall’INPS e da altri Enti erogatori di trattamenti pensionistici inquadrabili in forme previdenziali obbligatorie (come appunto l’Enpam), il pagamento dell’indennità sarà comunque effettuato sulla pensione erogata dall’Inps.
In presenza di più trattamenti pensionistici erogati da Enti diversi da Inps, l’Ente tenuto al pagamento sarà quello a carico del quale risulta il trattamento pensionistico con imponibile maggiore, previa verifica del requisito reddituale.
Per espressa previsione normativa, l’accertamento dei requisiti reddituali compete, in ogni caso, all’Ente erogatore (articolo 19, comma 4), ed infatti l’Enpam, rispetto ai nominativi comunicati dal Casellario, ha effettuato i dovuti controlli sulla base del proprio archivio, eliminando tutti i possibili beneficiari che non rispettavano la prescritta soglia di reddito. Poiché nel casellario il dato riferito alla decorrenza è presente nel formato mese/anno, gli Enti coinvolti hanno dovuto verificare, oltre ai requisiti reddituali, anche l’esatta decorrenza delle pensioni interessate (minore o uguale a 01/10/2022) prima di procedere al pagamento dell’indennità. Per l’Enpam, il problema non si è posto, dal momento che tutte le sue pensioni decorrono dal primo giorno del mese.
L’indennità, inoltre, non deve essere erogata ai titolari esclusivamente di pensioni estere o di organismi internazionali, di pensioni e rendite facoltative, di indennità di accompagnamento, di vitalizi erogati nei confronti di coloro che hanno svolto incarichi presso assemblee di natura elettiva cessati dall'incarico, nonché di rendite. Sono pure esclusi dall’erogazione, per espressa previsione normativa, tutti i pensionati con residenza all’estero.
Il casellario dei pensionati Inps ha trasmesso all’Enpam, nella seconda decade di ottobre, l’elenco dei potenziali beneficiari individuati in base ai dati presenti nel casellario stesso, ai quali l’indennità in questione doveva essere erogata direttamente dalla Fondazione. Nell’elenco trasmesso all’Enpam, per ciascun codice fiscale, erano presenti:
- la categoria e il numero della pensione presenti nel casellario;
- l’imponibile complessivo riferito all’anno 2021 di tutti i trattamenti pensionistici che fanno capo al soggetto;
- l’imponibile riferito all’anno 2021 della pensione individuata per l’Enpam.
A fronte delle quasi 18.000 posizioni trasmesse dal casellario, i controlli effettuati hanno consentito di escluderne oltre settemila; i restanti soggetti si vedranno corrispondere il dovuto nella mensilità di novembre, nel pieno rispetto dei termini di legge. L’avvenuta erogazione potrà essere verificata dal cedolino, in cui la voce dei 150 euro sarà evidenziata separatamente dalle altre.
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Le aliquote di rendimento sono state aumentate del 2 per cento per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento
Lo dice l’Inps nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, mediante il quale l’Istituto modifica parzialmente le indicazioni contenute nella Circolare dell’Inpdap n. 11/2006
Le rate, da restituirsi in 48 o 60 mesi, si possono cominciare a pagare anche non prima di un anno dalla concessione del prestito
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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