A Roma sono 40 i medici sospesi ma, di questi, il 60% è pensionato o libero professionista
I medici non vaccinati tornano in servizio tra le polemiche e con la curva dei contagi sia del Covid sia dell’influenza tradizionale che ha ripreso a salire. A Roma sono 40 i medici sospesi ma, di questi, il 60% è pensionato o libero professionista. «Dei 14 che rimangono - spiega Antonio Magi (nella foto) a Leggo, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma e provincia - sono 7 quelli che lavorano in ospedale e altri 7 sono medici di medicina generale. Per gli ospedalieri ci stanno arrivando diverse segnalazioni: parliamo di malumori di colleghi che, vaccinati, si ritrovano in reparto con chi invece ha deciso di non immunizzarsi.
Vanno protetti perché il Covid si prepara ad un ritorno da grandi numeri. L’Ordine dei medici sta registrando infatti, in questi giorni, casi di influenza già aggressiva e tante reinfezioni Covid: «Come medici - spiega il Presidente al quotidiano - siamo preoccupati, perché con questo andamento potremmo avere un fine novembre e un inizio di dicembre difficile e in salita. In più c’è anche il virus respiratorio sinciziale». Per l’influenza è già entrata nel vivo la campagna vaccinale: sono state distribuite, infatti, oltre 940 mila dosi di vaccino ai medici di medicina generale e ai pediatri. In campo, infatti, ci sono 3570 medici di famiglia e 356 pediatri. Fino a ieri sono state registrate 398mila somministrazioni. La Regione Lazio, a differenza di quanto ha deciso di fare il Ministero della Salute a livello nazionale, continua a diramare il bollettino giornaliero dei casi Covid e, solo a Roma, ieri erano 1.458 i nuovi pazienti colpiti dal virus. Per questo, secondo i medici capitolini, è importante mantenere l’isolamento dei casi Covid: il Governo sta pensando ad una eventuale riduzione o eliminazione della misura di sicurezza adottata finora per i positivi.
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