Canali Minisiti ECM

Cerberus non è più pericolosa di Omicron 5: studio italiano

Infettivologia Redazione DottNet | 17/11/2022 14:20

Ciccozzi (Campus Bio-Medico): "Sintomi malattia identici, siamo sulla strada giusta'"

Un'analisi genetica e strutturale sulla sottovariante di Omicron 5 BQ.1, ribattezzata Cerberus, suggerisce che, "sebbene presenti diverse mutazioni Spike di interesse e un'elevata immuno-evasività degli anticorpi neutralizzanti, attualmente non ci sono prove circa la sua maggiore pericolosità o elevata capacità di espansione" rispetto alla 'mamma' Omicron 5. Lo ha stabilito uno studio italiano che ha coinvolto tra gli altri l'Università di Sassari, l'Università Campus Bio-Medico di Roma, l'Istituto superiore di sanità e l'Università Sapienza di Roma, ora sulla piattaforma di condivisione BioRxiv e sottoposto all''International Journal of Molecular Science''.

"Lo studio dimostra che BQ.1 non è più contagiosa di Omicron 5 e il potenziale di membrana è inferiore, ovvero ha più difficoltà a riconoscere il recettore Ace2.

Questa sottovariante non andrà a sostituire Omicron 5. I sintomi della malattia, poi, sono identici a Omicron 5. Siamo sulla buona strada", commenta all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, tra gli autori dello studio. I ricercatori avvertono che i risultati del lavoro "non devono essere intesi come motivo per abbassare la guardia contro la pandemia", perché "se dovessero esserci nuove ulteriori mutazioni su BQ.1, questa potrebbe diventare più pericolosa o generare nuove sottovarianti".

pubblicità


Commenti

I Correlati

Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston

In Italia segnalazioni eventi avversi in calo. Il report Aifa: attenzione sempre alta. E su quelli contro il Covid l’Ema chiude tutti i segnali di sicurezza senza rilievi

Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino

Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti