Dal 2023 sarà obbligatorio registrare tutti gli impianti e le rimozioni
Il ministero della Salute ha annunciato l'istituzione del Registro nazionale degli impianti Protesici Mammari che raccoglierà i dati relativi a tutte le protesi mammarie impiantate in Italia: ciò consentirà una tracciabiltà totale dei dispositivi e migliorerà la sicurezza dei pazienti. "Il registro nasce da un incidente: quello che si verificò nel 2010, quando si riscontrarono problemi con alcune protesi contenenti silicone non conforme alla normativa" - ha ricordato Achille Iachino, a capo della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del ministero della Salute - Allora la criticità più grande non fu tanto la capacità del sistema di intervenire per correggere il problema del dispositivo, quanto la tracciabilità e la possibilità di identificare le donne".
Con l'istituzione del registro questo non potrà più avvenire: dal 2023 diventerà obbligatorio, infatti, per le strutture sanitarie, sia pubbliche sia private, depositare le informazioni relative ad ogni intervento di impianto e rimozione delle protesi mammarie.
“Uno strumento di vigilanza e sorveglianza unico nel panorama internazionale ”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito il nuovo “Registro nazionale degli impianti Protesici Mammari”, presentato questa mattina al ministero della Salute. Il registro consentirà la raccolta di tutti i dati relativi alle protesi al seno commercializzate e impiantate in Italia. “Il registro ha caratteristiche peculiari - ha aggiunto Schillaci - Prevede infatti l’obbligatorietà per medici e professionisti sanitari di inserire i dati relativi a ciascuna protesi impiantata e a ogni intervento di rimozione. Inoltre la sua gestione è in capo al ministero della Salute con una garanzia di l’indipendenza nella raccolta e lettura dei dati. Ciò non avviene nel mondo, dove i registri sono il più delle volte gestiti da società scientifiche e i dati inseriti volontariamente”. Per il ministro, il nuovo strumento “sarà utile per l’industria settore che potrà migliorare l’efficacia, le performance e la biocompatibiltà dei dispositivi, per il mondo scientifico e, soprattutto, per i pazienti”.
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