La molecola è in grado di migliorare le funzioni motorie, attenuare l'atrofia muscolare e promuovere la maturazione delle giunzioni neuromuscolari in un modello sperimentale di Sma
Una ricerca dell'Università di Torino, pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), dimostra come una piccola molecola sintetica chiamata MR-409, sia capace di rallentare la progressione della Sma, l'Atrofia Muscolare Spinale. La Sma è una malattia neuromuscolare rara dell'infanzia, caratterizzata dalla perdita dei motoneuroni, le cellule nervose che trasportano i segnali dal sistema nervoso centrale ai muscoli, controllandone il movimento. La Sma, che ha un'incidenza di circa 1 su 10.000 nati vivi, provoca debolezza, atrofia muscolare progressiva e complicazioni respiratorie. È causata da mutazioni del "gene per la sopravvivenza del motoneurone" e conseguente carenza della proteina Smn (Survival Motor Neuron), essenziale per la sopravvivenza e il normale funzionamento dei motoneuroni.
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Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
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