Canali Minisiti ECM

Studio italiano: i vaccini Covid non hanno aumentato le malattie cardiovascolari

Cardiologia Redazione DottNet | 18/01/2023 13:41

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Vaccines, coordinato da Lamberto Manzoli dell'Università di Bologna. Nessuna patologia è risultata più frequente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati

vaccini anti Covid-19 non sono associati ad un aumento del rischio di eventi avversi come infarti, ictus, arresti cardiaci, miocarditi, pericarditi e trombosi venose profonde.

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Vaccines, coordinato da Lamberto Manzoli dell'Università di Bologna. Nessuna patologia è risultata più frequente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati. Lo studio è al momento l'unico al mondo che ha seguito la popolazione per più di un anno.  La ricerca – che ha coinvolto anche studiosi dell’Università di Ferrara e dell’Asl di Pescara – ha seguito per diciotto mesi, da gennaio 2021 a luglio 2022, l’intera popolazione della provincia di Pescara. Sono stati raccolti i dati sanitari dei residenti ed è stata analizzata la frequenza di alcune malattie gravi come malattie cardiovascolari, embolie polmonari e trombosi. Al termine dell'indagine, nessuna delle patologie esaminate è risultata più frequente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.

«I risultati che abbiamo ottenuto mostrano in modo netto che tra i vaccinati non c'è stato un aumento di rischio di malattie gravi», dice Manzoli. «Vi sono stati casi isolati negativi, ma il profilo di sicurezza dei vaccini utilizzati durante la pandemia è stato confermato: sarà ora importante continuare il follow-up su un periodo più lungo».

Lo studio è al momento l'unico al mondo che ha potuto seguire la popolazione per più di un anno, prendendo in considerazione numerosi fattori tra cui l'età, il sesso e il rischio clinico dei partecipanti. I risultati ottenuti mostrano, in particolare, che sia i decessi registrati che l’insorgenza delle patologie prese in esame sono stati meno frequenti tra le persone vaccinate, indipendentemente dal sesso, dall'età e dal profilo di rischio clinico.L’analisi ha anche confermato che le persone vaccinate che hanno contratto il COVID-19 sono più protette contro il coronavirus rispetto a chi è guarito dopo aver contratto la malattia ma non è vaccinato. Una maggiore incidenza delle patologie considerate è invece emersa tra chi non ha contratto il COVID-19 e ha solo una o due dosi di vaccino, rispetto a chi ha tre o più dosi.«Questo dato controintuitivo è dovuto a un bias epidemiologico causato dalle restrizioni attuate durante l'emergenza», spiega Manzoli. «I dati raccolti mostrano che l’83,2% delle persone vaccinate che non ha contratto il Covid-19 ha ricevuto almeno tre dosi di vaccino: chi ha ricevuto solo una o due dosi non ha completato il ciclo vaccinale o perché è deceduta o perché è stata scoraggiata dall’insorgenza di una malattia».

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Vaccines con il titolo «Covid -19 Vaccination Did Not Increase the Risk of Potentially Related Serious Adverse Events: 18-Month Cohort Study in an Italian Province». L’indagine è stata coordinata da Lamberto Manzoli, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna. Hanno inoltre partecipato Maria Elena Flacco e Cecilia Acuti Martellucci dell’Università di Ferrara, insieme a Graziella Soldato, Giuseppe Di Martino, Roberto Carota, Marco De Benedictis, Graziano Di Marco, Giustino Parruti, Rossano Di Luzio e Antonio Caponetti della Asl di Pescara.

Commenti

I Correlati

L’iniziativa europea di Medtronic ha attraversato sei città italiane per promuovere la formazione continua e la conoscenza della procedura TAVI - Transcatheter Aortic Valve Implantation per la cura della stenosi valvolare aortica

“Conviene aspettare che arrivino i vaccini aggiornati sulle ultime varianti. Il via libera lo deve dare l'Ema”

Studio dell'Università di Bologna, efficace al 50% e sicuro

I ricoveri cresciuti del 51% rispetto a 4 settimane fa. Vaia, "presto chiare raccomandazioni e una campagna"

Ti potrebbero interessare

L’iniziativa europea di Medtronic ha attraversato sei città italiane per promuovere la formazione continua e la conoscenza della procedura TAVI - Transcatheter Aortic Valve Implantation per la cura della stenosi valvolare aortica

Uno dei primi casi documentati al mondo di intervento all'aorta ascendente e alla valvola aortica senza 'aprire' chirurgicamente il torace del paziente

Università Trieste e Monzino studiano un nuovo farmaco con Rna

Lo rivela uno studio a lungo termine pubblicato nella rivista Bmj Public Health e condotto da Bruce Whyte, del Glasgow Centre for Population Health

Ultime News

Infettivologo Gori: "Infezioni in grandissimo aumento in Italia"

Sette nuovi casi segnalati dal 18 al 24 luglio

Peperoni e Ussano (Sumai): così la Regione favorisce le diseguaglianze